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Biaggi: "Domani sarà sicuramente più difficile"

Max oggi ha stupito tutti, dominando la prima giornata di prove a Misano dopo quasi tre anni d'assenza

Non ho perso certo il piacere di vedere le moto scomporsi in pista, la velocità e tutto ciò che concerne la Superbike, però tornare in pista è proprio un'altra cosa!”. Parole e musica di Max Biaggi, vero e proprio mattatore dei due turni di prove libere della Superbike sul tracciato romagnolo di Misano Adriatico, in cui ha sempre chiuso al primo posto in sella alla sua Aprilia RSV4 RF numero 3.

Il centauro romano si è concesso anche ai nostri microfoni nel post conferenza stampa e queste sono le sue parole dopo i due turni di prove libere di quarantacinque minuti l'una svolti oggi.

Che emozione hai avuto correre assieme agli altri? All'inizio pensavi di essere “pettinato” dagli altri all'inizio dei due turni di libere, invece sei stato tu a pettinare tutti!
I primi turni, devo essere sincero, sono andati al di sopra delle mie aspettative, devo essere sincero, però qui a Misano c'è una grande entusiasmo e si sente. E' nell'aria. E' da tanto che non vedevo la gente così entusiasta. Mi fa piacere perché il cinquanta per cento dell'obiettivo è raggiunto, ma ne manca ancora un cinquanta per cento, che è la parte più importante”.

Dovizioso ha detto che domani ti vede sul podio...
Ditegli allora che tengo da parte un po' di euro per pagargli una pizza!”.

Max, una giornata di certezze e hai messo alle spalle piloti molto forti...
So che Rea si è un po' nascosto. Ha fatto comunque tempi fantastici e comunque stiamo parlando del pilota più in forma della Superbike, attualmente, e dispone del mezzo tecnico migliore. Però non sono venuto qui per fare chissà che, ma solo per ben figurare. Ho preso al volo l'opportunità che Aprilia mi ha dato. E' bella perché ha anche dato la possibilità a un test team, quello che mi segue in questo fine settimana, di prendere parte a una gara mondiale. Non hanno i ritmi e le tempistiche di una squadra da corsa però in questo caso son perfetti e sai perché? Perché anche io sono arrugginito e andiamo d'accordo. Ci metto più tempo anche io visto che sono fermo da qualche anno e quindi ci facciamo forza. Vedo la gioia nei loro occhi ed è una cosa che mi ripaga. Mi piace vederli soddisfatti. Volevo inoltre ringraziare Colaninno (presidente del gruppo Piaggio, ndr) per l'opportunità. L'idea è nata da lui. Per ora stiamo facendo un buon risultato e spero di ripagarlo”.

Come vedi il prosieguo del tuo fine settimana qui a Misano?
Domani sarà già più difficile. Più vado avanti nel fine settimana e più sarà difficile perché non puoi sbagliare, non hai 30-40 minuti a disposizione. Hai solo una gomma. Sono cose che non ho mai provato. Ero rimasto alla doppia qualifica, ora ce n'è una sola. Ora se non hai confidenza sin da subito mandi tutto all'aria. Vediamo, ci vuole anche un po' fortuna”.

Ammettiamo che Rea si sia nascosto, però, mal che vada, se continui così il podio potrebbe anche starci. In questi anni hai mai pensato che avresti potuto vincere altri mondiali?
Non ho fatto questo ragionamento e poi sono tutti 'se'. Ho lasciato divenisse tutto secondario per dare priorità alla mia famiglia e dopo 20 anni di viaggi e mondiali è dura avere una vita con figli. Rossi non ce l'ha, ad esempio”.

Ora che sei tornato in moto ti è tornata voglia di correre?
Non avevo preventivato cose del genere sino a poco fa per cui non mi neppure passato per la testa e sono cose difficili. Non ci pensi se accade tutto all'improvviso com'è accaduto a me”.

Come sono le tue condizioni fisiche?
Ho fatto qualche run ma di venti giri e dividendoli in tre parti. Inoltre nell'ultima ora faceva un caldo da morire. Probabilmente è uscito il sole all'improvviso ed è stata davvero dura. Lasciare il mondo delle competizioni è stato molto difficile. Fare le stesse cose per vent'anni e poi, ad un certo punto, smettere del tutto di farle è pazzesco. Ho parlato anche con Luca Cadalora e mi ha raccontato che nei primi periodi dopo il ritiro lui si svegliava alle sette e si metteva a cercare il casco perché non lo trovava e invece poteva rimanere a letto”.

Max, arriva un pilota fermo da tre anni e mette dietro tutti. Questo vuol dire che il livello Superbike è basso o altro? Che ne pensi?
Io non azzarderei a dire che il livello Superbike è basso. Prendetene uno a caso: Rea. Qualche stagione fa ha fatto un paio di gare in MotoGP centrando un settimo e un ottavo posto, se non sbaglio. Il tutto senza conoscere minimamente la moto. Fidatevi, il primi quattro o cinque vanno veramente tanto forte. Vanno forte veramente”.

Rispetto all'Aprilia che guidavi tu, quanto hai trovato in forma questa?
Diciamo un po' meno in forma di come l'ho lasciata. Il termine leggermente meno è un eufemismo... Ma il regolamento nuovo le ha veramente tolto potenziale”.

I cinque millimetri di spostamento del motore li senti molto nella guida?
Sì, si sentono tantissimo. Sono un problema sulla maneggevolezza e nella guidabilità della moto”.

Mancando dalle corse da quasi tre anni può mancarti il passo gara o, comunque, la capacità di resistere per tutti e 21 i giri? Magari potresti risentirne soprattutto in Gara 2...
Vedo che non ho l'abitudine a fare tanti giri consecutivi, per di più con la stessa gomma, sono più soggetto a fare errori e questo è normale. Non potete pensare che sia in grado di essere al livello di tre anni fa, sarei un robot. Sono più soggetto all'errore e quando ne faccio impiego più tempo a mettermelo alle spalle, a rientrare dall'errore. I movimenti corporei sono gli stessi e i muscoli hanno memoria. Quella è una difficoltà minore se non hai preso troppa massa grassa. Ora vedo di pensare anche alla Malesia. All'inizio avrebbe dovuto essere solo un'alternativa, ma se ci sarà l'opportunità di fare un test, anche solo un giorno per recuperare un po', si potrebbe fare. Sepang è una pista che mi piace molto, ma è da anni che non ci corro e sono troppi. Vediamo”.

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