E' stata più lunga del previsto la seconda sessione di prove libere del round di
Misano del
Mondiale Superbike, con la direzione gara che è stata costretta ad esporre per ben due volte la bandiera rossa a causa della presenza di olio in pista: la prima volta per la rottura della
MV Agusta F4 RR della wild card
Michael Savary, la seconda invece per i problemi occorsi alla
EBR di Aaron Yates.
Questa situazione comunque non ha rallentato troppo la pista e la riprova arriva dal fatto che le prestazioni migliori del turno sono state realizzate proprio negli ultimi dieci minuti, subito dopo la doppia interruzione. A mettere tutti in fila è stato
Davide Giugliano, che con la sua
Ducati 1199 Panigale è sceso fino ad un crono di 1'36"370.
Poco distante però la
Kawasaki ZX-10R del campione del mondo in carica, nonché leader della classifica iridata,
Tom Sykes, anche lui emerso nei dieci minuti conclusivi con un tempo più alto di appena 127. Entrambi hanno "impallinato" quindi l'
Aprilia RSV4 di Marco Melandri, che aveva comandato le operazioni nella prima parte del turno dopo essere stata al comando anche in mattina. Il ravennate comunque paga solo 3 millesimi su
"The Grinner".
La top five si completa poi con l'altra
Ducati di Chaz Davies e con la
Kawasaki di Loris Baz, bravi anche loro a mantenere il gap dalla vetta a meno di tre decimi. Sopra questa soglia di poco troviamo invece un ottimo
Alex Lowes, che con la sua
Suzuki sembra trovarsi davvero a suo agio qui a
Misano e si è messo dietro l'
Aprilia di Sylvain Guintoli, che paga poco meno di mezzo secondo.
In fotocopia rispetto a questa mattina le posizioni tra l'ottava e l'undicesima, con i due britannici
Jonathan Rea ed Eugene Laverty che hanno messo in fila
Toni Elias e Leon Haslam. Rispetto alle Libere 1 però è sceso molto il distacco di questo gruppetto, visto che le "full SBK" ora sono tutte comprese in meno di un secondo.
Paga un secondo e mezzo invece il battistrada delle
EVO, che ancora una volta è
Niccolò Canepa con la
Ducati. Molto buona però anche la prova della
Bimota di Ayrton Badovini, che è nella sua scia tallonata dalla
MV Agusta di Claudio Corti. Top 20 anche per
Matteo Baiocco ed Ivan Goi, uno dietro l'altro in 18esima e 19esima piazza con le loro
Ducati EVO, mentre sono più indietro
Alessandro Andreozzi e Riccardo Russo, rispettivamente 23esimo e 25esimo.
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