Marco Melandri è senza dubbio l'uomo del momento nel
Mondiale Superbike. Il pilota ravennate sembra essere riuscito a trasformare la
BMW S1000RR finalmente in una moto vincente e con l'ottimo weekend al
Miller Motorsports Park è riuscito a rilanciare la sua candidatura per la corsa al titolo.
Marco però non vuole prendersi più meriti del dovuto per questa trasformazione e dà grande merito a tutta la sua squadra: "
Ho portato con me i tecnici che avevo in Yamaha e il numero uno della squadra, Bernhard Gobmeier, ci ha dato piena fiducia. Le nostre soluzioni funzionano, così tedeschi e italiani hanno formato un gruppo solidissimo. Siamo riusciti a superare di slancio momenti sfortunati e adesso abbiamo il vento in poppa" ha detto in un'intervista concessa alla
Gazzetta dello Sport.
Il gruppo però non si sta rivelando l'unico punto di forza della
BMW. Anche il
motore sta facendo la sua parte, come ha dimostrato sul lungo rettilineo di Salt Lake City: "
E possiamo crescere ancora. Abbiamo alcune novità, ma non le useremo a Misano perchè non vogliamo perdere la strada. Dopo andremo a provare ad Aragon e mi aspetto un miglioramento".
Per quanto riguarda la corsa al titolo,
Melandri sembra crederci, ma non pensa che la lotta sarà riservata solo a lui e all'attuale leader
Max Biaggi: "
Per ora è tutto apertissimo. Checa qui era di un altro pianeta, ma non è costante come l'anno scorso. Rea sarà pericoloso anche su altre piste, Max sarà fortissimo a Misano. Davanti ci sono sedici battaglie".
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