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Laguna Seca, Libere 1: subito sfida Guintoli-Sykes

Miglior tempo del francese dell'Aprilia davanti al leader del Mondiale, ma è vicino anche Melandri

Il round di Laguna Seca è una sorta di ultima spiggia per Sylvain Guintoli. Se vuole continuare a credere di poter conquistare il Mondiale Superbike dopo la pausa estiva, il francese deve ridurre i 43 punti che lo separano da Tom Sykes. Il portacolori dell'Aprilia sembra aver capito molto bene il messaggio, a giudicare almeno da quanto si è visto nella prima sessione di prove libere della tappa californiana.

Proprio quando mancavano pochi minuti alla bandiera a scacchi, "Guinters" ha piazzato la sua RSV4 in cima alla lista dei tempi con un 1'23"861 che lo ha reso il solo capace di infrangere la barriera dell'1'24", ma anche di distanziare di 236 millesimi proprio la Kawasaki ZX-10R del suo rivale.

Il campione del mondo in carica si trova nella morsa delle due quattro cilindri della Casa di Noale, perché appena 58 millesimi più indietro rispetto a lui troviamo Marco Melandri, che era stato al comando delle operazioni fino a pochi minuti dal termine, quindi a sua volta ha subito trovato il ritmo.

Buona anche la perfermance di Chaz Davies, autore del quarto tempo a poco meno di mezzo secondo con la sua Ducati 1199 Panigale. L'ex iridato della Supersport ha preceduto di pochissimo la Honda di Jonathan Rea, al debutto assoluto su questa pista visto che lo scorso anno aveva saltato il round californiano per infortunio.

Diverso invece il discorso per Toni Elias, tornato a mettersi in evidenza su una pista che conosce molto di più rispetto alla concorrenza: lo spagnolo dell'Aprilia Red Devils ha messo in fila il terzetto di britannici composto da Leon Haslam, Eugene Laverty ed Alex Lowes, mentre a completare la top ten troviamo Davide Giugliano: l'italiano ha completato solamente dieci giri per la sua Ducati è stata colpita da un problema tecnico ad una ventina di minuti dalla fine.

Il quadro delle "Full SBK" si chiude poi con un Loris Baz in difficoltà come mai in questa prima parte di stagione: il francese della Kawasaki ha pagato la bellezza di 1"4 dai migliori, girando sugli stessi tempi della "pole" della categoria EVO. Forse però è più da sottolineare la grande prova di Niccolò Canepa, che con la sua Ducati ha distanziato di quasi otto decimi il diretto inseguitore Bryan Staring.

Approfittando della sua ottima conoscenza della pista, Geoff May si è poi issato fino alla 16esima piazza con la sua EBR, chiudendo addirittura quarto tra le EVO e davanti al tandem di italiani composto da Alessandro Andreozzi ed Ayrton Badovini.

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