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Davies regala la doppietta alla Ducati dopo tre anni!

Chaz e la Panigale non hanno avversari a Laguna Seca. Ancora sul podio le Kawasaki, brutto volo di Giugliano

Il calendario sembra essere tornato indietro al 2012 nel box Ducati. Era appunto dalla tappa di Imola di tre anni fa che una bicilindrica di Borgo Panigale non riusciva a piazzare una doppietta nel Mondiale Superbike. Alle porte di Bologna devono ringraziare Chaz Davies per questa impresa, perché a Laguna Seca il pilota britannico è stato davvero perfetto.

Ieri ha firmato la sua prima Superpole in carriera ed oggi ha piazzato una bellissima doppietta, comandando ogni singolo giro delle due gare disputate sul mitico saliscendi californiano. In gara 2 Chaz è scattato nuovamente in maniera perfetta e non si è fatto spaventare neppure quando i commissari hanno iniziato a sventolare le bandiere che indicano la presenza di qualche goccia di pioggia lungo il tracciato.

Questa volta poi i piloti della Kawasaki probabilmente gli hanno reso la vita ancora più facile, perché dopo appena una manciata di tornate Tom Sykes si è reso protagonista di una brutta sbacchettata sulla salita che conduce al Cavatappi e Jonathan Rea ha provato ad approfittarne: da questo è scaturita una sequenza di curve con continui incroci di traiettorie che hanno permesso a Davies di ritrovarsi in fuga con circa quattro secondi di margine.

Con la pioggia che ha cessato quasi subito di cadere, senza avere neanche il tempo di bagnare davvero l'asfalto, Chaz quindi non ha dovuto fare altro che amministrare al meglio il gap che si era costruito, firmando così la seconda doppietta della sua carriera dopo quella di Aragon nel 2013, ai tempi di quando difendeva i colori della BMW.

Dietro di lui anche le Kawasaki hanno confermato l'ordine di arrivo di gara 1 con Sykes che ha preceduto il leader della classifica iridata. Stavolta magari i due portacolori delle "Verdone" si sono dati meno battaglia e alla fine Tom ha recuperato altri quattro punti su Johnny, che comunque ne mantiene 125 di margine nonostante questo sia stato il suo weekend peggiore del 2015 (probabilmente c'è chi firmerebbe per due terzi posti...). Sykes invece forse deve iniziare a guardarsi le spalle anche da Davies, che lo segue a sole 19 lunghezze.

La prima novità rispetto all'ordine di arrivo della prima frazione è quella relativa alla quarta posizione: non c'è più la Ducati di Davide Giugliano, vittima di una caduta spaventosa alla curva 6 dopo appena due giri. Il pilota italiano è rotolato molto rovinosamente nella via di fuga ed è stato portato al centro medico per accertamenti, ma la speranza è che non ci siano fratture.

Ad approfittare del ko di Giugliano è stato Jordi Torres, che comunque non ha avuto affatto vita facile. Lo spagnolo probabilmente ha vissuto uno dei weekend migliori della sua stagione e lo ha coronato spuntandola nel duello tutto in casa Aprilia con l'altra RSV4 RF di Leon Haslam.

Buona poi la prova di Ayrton Badovini che, pur essendo piuttosto staccato, ha chiuso al sesto posto con la sua BMW, precedendo la Honda di Michael van der Mark e la Ducati di un Niccolò Canepa dal quale forse era lecito attendersi qualcosa in più dopo le ottime cose che aveva mostrato a cavallo tra venerdì e sabato. Completano la top ten Tati Mercado e la MV Agusta di Leon Camier. Punti poi anche per Matteo Baiocco e Gianluca Vizziello, rispettivamente 13esimo e 14esimo.

Da segnalare, infine, l'incidente davvero curioso capitato a Sylvain Guintoli ed Alex Lowes nel corso del secondo giro: il pilota della Honda voleva portare un attacco al britannico all'interno dell'ultima curva, ma non si è accorto che quest'ultimo stava rientrando ai box, quindi ha finito per tamponare la sua Suzuki. La caduta ed il ritiro sono stati inevitabili per il campione del mondo in carica, che quindi anche negli States ha mancato l'appuntamento con il podio.

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