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In casa Aprilia si lavora sulla durata delle gomme

Guintoli e Melandri sono indietro nella prima giornata di prove, ma non hanno cercato la prestazione

Prime sessioni di prove ad Assen, terza tappa del Mondiale Superbike 2014. Favoriti dalle buone condizioni meteo, i piloti delle derivate di serie hanno messo in pista una lotta serrata che trova conferma nel ritmo piuttosto simile fatto segnare da tutti i migliori della classe. Per Marco Melandri e Sylvain Guintoli è stata una giornata condotta all’insegna del grande lavoro sulla durata delle gomme e delle migliori soluzioni di assetto. Le aree su cui si dovranno concentrare i miglioramenti riguardano specialmente l’ingresso curva e la percorrenza, caratteristiche fondamentali in una pista guidata qual è quella olandese. Ottavo nella classifica combinata delle due sessioni odierne, Sylvain Guintoli è concentrato soprattutto sul lavoro in ottica gara con attenzione allo sfruttamento delle gomme e la migliore comprensione del loro comportamento al variare delle condizioni. Le caratteristiche della pista olandese, virtualmente divisa un due sezioni completamente diverse, rendono necessario un lavoro di fino sia sulla taratura della gestione elettronica sia sul setup della ciclistica. Sylvain Guintoli: "Oggi abbiamo lavorato molto. Assen è una pista di non facile interpretazione, bisogna capire bene dove sia necessario controllare la potenza e dove si possa invece sfruttare al massimo. Un processo che richiede tempo, per comprendere al meglio il funzionamento delle gomme e agire di conseguenza. A quanto pare domani, nella prima sessione, troveremo condizioni simili a quelle di Gara 1: dovremo approfittarne per farci trovare pronti domenica". La prevista variabilità delle condizioni meteo non spaventa particolarmente Marco Melandri (nono), convinto di aver individuato i punti su cui lavorare assieme ai suoi tecnici. Marco Melandri: "Domani avremo ancora molto lavoro da fare. Ma abbiamo chiare le aree nelle quali dobbiamo migliorare. Specialmente in ingresso di curva e in frenata la moto è nervosa, e lì dobbiamo lavorare. Mi piacerebbe poter girare ancora sull'asciutto per fare passi in avanti verso la soluzione".

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