Come ormai tradizione del
Mondiale Superbike, la terza sessione di prove libere è quella che serve a definire i nomi dei dieci piloti che hanno accesso diretto alla
Superpole 2, che vengono decisi dalla classifica cumulativa dei tre turni, ed anche il round di Imola non ha fatto eccezioni.
Con una bella zampata arrivata proprio nei minuti conclusivi,
Davide Giugliano è tornato a piazzare davanti a tutti la sua
Ducati 1199 Panigale, realizzando il miglior crono del weekend in 1'47"511 e beffando di appena 71 millesimi la
Kawasaki ZX-10R del campione del mondo in carica
Tom Sykes.
Vicinissima anche la
Honda CBR1000RR di Jonathan Rea, che ha chiuso a poco più di un decimo dopo essere stato il più veloce ieri pomeriggio. A seguire poi la forbice si apre leggermente di più, con l'
Aprilia RSV4 di Marco Melandri che paga poco meno di mezzo secondo in quarta posizione. Va detto però che il ravennate ha fatto un lungo alla chicane finale nel suo giro migliore.
Proprio all'ultimo giro
Eugene Laverty ha staccato un pass per la Superpole 2, riuscendo ad issare la sua
Suzuki GSX-R1000 in quinta posizione, davanti di poco rispetto alla
Ducati di Chaz Davies ed alla moto gemella di
Alex Lowes. Il quadro dei primi dieci si completa poi con
Leon Haslam, Sylvain Guintoli e Loris Baz, quindi tra le "Full SBK" sono rimasti esclusi dalla Superpole 2
Toni Elias e Claudio Corti, con l'italiano della
MV Agusta che è solo 21esimo, quindi non sarà in pista neppure nella Superpole 1.
Per quanto riguarda le
EVO, il miglior tempo lo ha messo a referto
Leon Camier, che con la sua
BMW S1000RR non è riuscito a scalzare la
Kawasaki di Baz fuori dalla
Superpole 2 per appena 20 millesimi. Dietro al britannico, con un paio di decimi di distacco, c'è la
Ducati 1199 Panigale di Niccolò Canepa. Più staccata invece la
Kawasaki ZX-10R di David Salom.
Nonostante una caduta alla Villeneuve, tra i protagonisti della Superpole 1 ci sarò anche
Ayrton Badovini con la sua
Bimota BB3, così come gli altri italiani
Ivan Goi, Luca Scassa e Michel Fabrizio. Tra coloro che invece hanno già definito la loro posizione in griglia essendo oltre il 20esimo posto, oltre a
Corti, ci sono le
Kawasaki di Fabien Foret, Alessandro Andreozzi e Jeremy Guarnoni, ma anche le due
BMW di Imre Toth e Peter Sebestyen e le
Buell di Geoff May ed Aaron Yates.
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