Quello di
Motorland Aragon è stato un weekend particolare per
Eugene Laverty e la
Suzuki. Il pilota nordirlandese, che considerava il secondo round del
Mondiale Superbike un po' come una prova del nove per capire se la sua
GSX-R1000 avesse il potenziale necessario a battagliare per il titolo, ha ottenuto un quinto ed un sesto posto, ma probabilmente quelli arrivati in Spagna sono due risultati un po' bugiardi.
Dopo una Superpole non particolarmente esaltante, le moto della Casa di Hamamatsu ha mostrato un potenziale molto interessante, con un passo in grado di battagliare per le posizioni che valevano il podio. Peccato che nelle prime fasi di entrambe le corse
Laverty abbia commesso dei piccoli errori che gli hanno impedito di sfruttarlo al massimo. Il bilancio a fine weekend, dunque, sarebbe anche potuto essere migliore, anche se Eugene preferisce guardare agli aspetti positivi.
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Siamo riusciti a portare a casa due risultati discreti. Nel peggiore dei casi il risultato che possiamo permetterci è un sesto posto, e quindi in questo fine settimana difficile abbiamo fatto il nostro dovere! Nella prima gara avevamo il potenziale per lottare per il terzo posto, ma purtroppo sono uscito di pista a causa di problemi con il serbatoio pieno ed il freno motore. Lo stesso problema si è ripresentato in gara due, ma sono stato più attento. A fine di gara 1 eravamo molto competitivi. In gara 2 avevo un buon passo, ma durante il primo giro Toni Elias mi ha urtato, facendomi scendere dall'ottava alla dodicesima posizione. Questo ha rovinato la mia gara, ma non mi sono demoralizzato e ancora una volta ho fatto un buon recupero" ha commentato l'ex pilota di Yamaha ed Aprilia.
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