Dopo aver faticato nel turno di questa mattina,
Davide Giugliano ha guidato la riscossa della
Ducati nella seconda sessione di prove libere del round di
Donington Park del
Mondiale Superbike, realizzando il miglior crono assoluto di giornata in 1'28"082.
Il pilota italiano ha predecuto di poco meno di un decimo un
Loris Baz decisamente tirato a lucido, che per ora sembra essere riuscito a trovare un feeling con la sua
Kawasaki migliore rispetto a quello del caposquadra
Tom Sykes: il campione del mondo in carica, lo scorso anno autore di una doppietta qui, è infatti quarto a 262 millesimi.
Tra le due
ZX-10R si è inserita la
Suzuki di Alex Lowes: il campione in carica del British Superbike si è confermato molto a suo agio su questa pista ed è riuscito a piazzarsi terzo nonostante sia stato anche vittima di una scivolata senza particolari conseguenze dal punto di vista fisico.
Si affaccia nella top five anche l'
Aprilia RSV4 di Sylvain Guintoli, che occupa la quinta posizione davanti all'altra
GSX-R1000 di Eugene Laverty, mentre sembra aver fatto un passo indietro il leader della classifica iridata
Jonathan Rea: il pilota della
Honda si è dovuto accontentare del settimo tempo, girando appena 2 millesimi più veloce della
CBR1000RR gemella di
Leon Haslam, che solitamente incappa in distacchi più consistenti.
Proseguono le difficoltà di
Chaz Davies, che con la seconda
Ducati si è visto rifilare quasi un secondo dal compagno di squadra, chiudendo nono, giusto davanti all'altra
1199 Panigale di Niccolò Canepa, che ha guidato ancora la schiera delle
EVO nonostante abbia accusato anche qualche problemino tecnico nei primi minuti del turno.
Il più in crisi di tutti però sembra essere
Marco Melandri, che è addirittura 11esimo ad 1"3 con la sua
Aprilia RSV4. Il ravennate, dunque, si dovrà dare parecchio da fare nel turno di oggi pomeriggio se vorrà entrare direttamente in Superpole 2. Va detto però che sul resto del gruppo, capitanato dalla
Bimota BB3 di Ayrton Badovini, ha circa sei decimi di margine.
18esimo tempo poi per la
Kawasaki EVO di Alessandro Andreozzi, mentre è senza tempi
Claudio Corti, la cui
MV Agusta F4 RR è stata fermata da un problema tecnico. Stessa sorte capitata anche alla
Kawasaki di Sheridan Morais. Da segnalare poi anche la caduta di
Jeremy Guarnoni, che ha portato anche ad una breve esposizione della bandiera rossa.
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