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Intervista

Van der Mark esalta Hamilton: "Ha un talento speciale ed in moto può ancora migliorare"

Michael van der Mark ha parlato in questa intervista in esclusiva a Motorsport.com della sua esperienza come tutor di Lewis Hamilton a Jerez ed ha elogiato il talento del cinque volte campione del mondo.

Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike

Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike

Monster Energy

Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike
Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike
Alex Lowes, Pata Yamaha, Lewis Hamilton,  
Michael van der Mark, Pata Yamaha
Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike
La Yamaha Superbike di Lewis Hamilton
Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike
Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike
Lewis Hamilton prova la Yamaha Superbike

Nel corso della passata settimana, Lewis Hamilton ha stupito tutti scendendo in pista sul tracciato di Jerez de la Frontera per due giorni di test in sella alla Yamaha R1 accompagnato da due istruttori d’eccezione, Michael van der Mark ed Alex Lowes.

Il cinque volte campione del mondo ha preso sempre più confidenza con la YZF-R1, facendo segnare tempi di tutto rispetto, ed è stato anche protagonista di una lieve caduta senza conseguenze in curva cinque.

Che Hamilton fosse un appassionato di motori è cosa nota, ma Motorsport.com, grazie a Ronald Vording, ha realizzato una intervista in esclusiva con Michael van der Mark, “tutor” del cinque volte campione del mondo a Jerez. 

Leggi anche:

Che esperienza è stata condividere il tracciato con un cinque volte campione di Formula 1?
“E’ stato incredibile. Sapevo che un giorno sarebbe accaduto perché Lewis ha acquistato due R1 dal nostro team ed insieme al suo manager ed al suo team abbiamo trascorso un trackday a Jerez. E’ stato molto bello perché sono un fan di Lewis, mi sono davvero divertito”.

E’ un qualcosa che non capita ogni giorno …
“Sicuramente. Il piano era questo. Lewis aveva giù fatto due trackdays con la sua moto ed i membri del suo team erano un po’ preoccupati dalla sua velocità. Era veloce ma non aveva uno stile di guida da motociclista. Aveva troppo angolo di piega, e così questa iniziativa è venuta dal suo team. Gli abbiamo dato qualche consiglio per poter andare veloce nel modo corretto”.

Lewis è andato più veloce di quanto ci si sarebbe atteso dalle sue abilità e tu hai cercato di guidarlo …  
“Si, durante il primo giorno di test eravamo soltanto Lewis ed io in pista, mentre nel secondo giorno si è unito a noi il mio compagno di team Alex Lowes. Nel primo giorno sono stato impegnato per cercare di farlo andare un po’ più piano. Ho dovuto fermarlo, non ha per nulla paura ed ha cercato di affrontare le curve veloci come con la sua auto. Abbiamo dovuto fermarci e spiegargli come guidare con le traiettorie corrette. Nel secondo giorno abbiamo lavorato molto sul suo stile”.

Credi che abbia del talento come pilota di moto?
“Beh, non ha assolutamente paura. Inoltre non ha mai un dubbio, quando altri motociclisti in alcune occasioni ne hanno, ma se decide di fare una cosa in quel determinato modo va fino in fondo. Questa attitudine è uguale anche in macchina, è semplicemente il suo talento naturale. Sono sicuro che potrebbe guidare una moto, ma non so quanto potrebbe essere veloce. So che può ancora migliorare, ma è difficile prevedere cosa riuscirebbe a fare”.  

Leggi anche:

Ci sono possibilità di un cambio di categoria per lui?
“Ha guidato solamente per quattro giorno ed è stato circa sette secondi più lento di noi. Nonostante ciò è stato più veloce di altri piloti impegnati durante i trackdays. Si vede che ha un talento speciale, ma non so se vorrà fare questo cambio …”.  

Hai imparato qualcosa da lui?
“E’ stato un piacere lavorare con Lewis, anche se solo per divertimento. Era davvero disposto ad imparare. Ha fatto un sacco di domande ed è stato qualcosa di unico da vedere. Nonostante fosse un test per puro divertimento, lui ha voluto fare tutto nel modo corretto ed imparare più cose possibili”.

C’è qualcosa che ricorderai?
“E’ stata davvero una bella esperienza poter lavorare con lui per due giorni. Solitamente lo vedi in tv impegnato in queste attività, mentre adesso ho avuto la possibilità di lavorare con lui. E’ davvero un bravo ragazzo ed anche il suo manager ed il suo team sono stati fantastici”.

Intervista di Ronald Vording

 

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