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Marco Melandri dice basta e annuncia il ritiro a fine stagione

In una conferenza stampa tenuta a Milano poco fa, il pilota Yamaha ha annunciato che lascerà le corse alla fine di questa stagione. "Tutte le favole hanno una fine" ha detto Marco.

Marco Melandri, GRT Yamaha WorldSBK

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La notizia arriva a pochi giorni dal nono round della stagione, a Laguna Seca: Marco Melandri, attualmente in forza al Team GRT Yamaha, concluderà quest’anno la sua avventura nel Mondiale Superbike. A Losail, ultimo appuntamento del campionato, calerà il sipario sulla lunga carriera del pilota italiano, che a 36 anni decide di appendere il casco al chiodo. "Tutte le favole hanno una fine" ha detto il ravennate nel dare l'annuncio.

Non si conclude in maniera gloriosa il percorso di Marco Melandri, che quest’anno è tornato in Yamaha dopo due stagioni in Ducati, ma non riesce a compiere passi in avanti in sella alla R1. Il round di Donington è stato forse il peggiore della stagione, in Gara 1 è stato addirittura doppiato da Jonathan Rea all’ultimo giro e, nonostante il grande lavoro ed il supporto del team ufficiale, il nuovo “matrimonio” tra il ravennate e la Yamaha non sta funzionando.

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Melandri vanta comunque una lunga carriera nelle due ruote, iniziando dal Motomondiale e passando poi per le derivate di serie. Campione del mondo 250cc nel 2002 con Aprilia, è approdato in MotoGP l’anno seguente, riuscendo ad ottenere un secondo posto finale come miglior risultato. Il percorso nella classe regina del Motomondiale non è sempre stato facile per il ravennate, costretto spesso a cambiare team e salendo in sella a diverse moto: da Honda a Yamaha, da Kawasaki a Ducati. Il primo successo in MotoGP è arrivato con la Casa alata, nel Gran Premio di Turchia del 2005, anno in cui ha lottato per il titolo, chiudendo poi in seconda posizione. Nelle sue 215 gare disputate nel Motomondiale vanta 22 vittorie, 62 podi, 9 pole position e 16 giri veloci.

L’avventura in MotoGP si conclude nel 2010, l’anno seguente esordisce nel Mondiale Superbike in sella alla Yamaha. Lotta da subito per il campionato, salvo poi restare terzo, alle spalle di Carlos Checa. I due anni successivi passa al team BMW, mentre nel 2014 veste i colori dell’Aprilia. Nonostante i risultati portati a casa per la squadra di Noale, non trova una sella ed è costretto a restare fermo. Nel 2017 però rientra in forza al team Aruba.it Ducati, dove milita per due anni. Non riesce però ad ottenere quanto sperato e nel 2019 si lancia nel nuovo progetto Yamaha. Con il team GRT, che approda proprio quest’anno nel mondiale delle derivate di serie, torna alla R1, con cui aveva esordito anni fa.

Eppure sembra che questo sodalizio non sia più efficace come in passato, i risultati scarseggiano ed il round di Donington, andato in scena lo scorso weekend, è stato forse il peggiore della stagione. Addirittura doppiato da Jonathan Rea in Gara 1, Melandri non riesce a trovare il giusto feeling con la R1 del Team GRT. È riuscito ad ottenere solo due podi quest’anno, per poi arrancare nelle retrovie durante tutta la prima parte di campionato. È un calvario che si concluderà, di certo non come avrebbe voluto, alla fine di questa stagione con il ritiro dalle corse.  

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