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Test Portimao, Giorno 1: Melandri davanti a tutti nel giorno della conferma del suo addio alla Ducati

Chiuso il primo giorno di test a Portimao; Melandri subito veloce con le novità portate da Ducati davanti a Forés e Rea. Molto bene la Honda, quarta ma molto vicina agli altri.

Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Vacanze terminate per i piloti della Superbike, impegnati a Portimao per una due giorni di test in vista del rush finale di questo campionato 2018 che riprenderà ufficialmente proprio sull'asfalto dell'Algarve nel terzo weekend del prossimo settembre. 

Sono test molto importanti quelli di questi giorni con tutte - o quasi - le squadre impegnate con gli ultimi aggiornamenti alle proprie moto in modo da spremere il massimo dai punti rimasti in lizza per questo campionato. La Ducati, prima con Marco Melandri al termine di questa prima giornata ha portato diversi aggiornamenti alla ciclistica della Panigale (prossima alla pensione ricordiamo in favore della futura Panigale V4) che a quanto pare hanno messo Melandri a proprio agio fin da subito consentendogli di piazzarsi in testa alla classifica fin dalla mattina. Con un giro in 1'42"324 il pilota ravennate, nel giorno in cui Ducati ha ufficializzato che lo lascerà a piedi per il prossimo anno, ha rifilato oltre mezzo secondo al primo degli inseguitori rendendosi di fatto inavvicinabile nel corso di tutta la giornata odierna. Ricordiamo però che nei test di gennaio, sempre su questo circuito, Rea riuscì a completare il miglior giro dei test in 1’41”485, quasi un secondo più veloce rispetto al miglior tempo di oggi.

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Alle sue spalle, con 532 millesimi di ritardo, si è piazzato un ritrovato Xavi Forés in sella alla Panigale privata del team Barni Racing. Il pilota spagnolo ha compiuto diverse prove oggi comparando la moto con cui ha corso fino a Misano con quella "nuova" per verificare meglio il comportamento delle modifiche portate da Ducati. Terzo, a 5 millesimi di distacco, l'unica Kawasaki ufficiale presente in pista, quella affidata alle esperte mani di Jonathan Rea. Il campione nordirlandese si trova a difendere i colori del team KRT da solo a causa di un infortunio che ha obbligato "a terra" il compagno/rivale Tom Sykes per il quale è in forse anche la partecipazione alla prossima gara che si terrà proprio su questo tracciato.

Sorvegliata speciale della giornata è stata anche la Honda che si è presentata all'Algarve con una evoluzione importante del loro quattro cilindri allestita dalla Rossi Racing. Proprio all'azienda padovana è stato affidato il compito di sviluppare i propulsori della Fireblade che ha abbandonato l'elettronica Cosworth per affidarsi alla bolognese Magneti Marelli. È questo il contesto nel quale oggi Leon Camier ha fatto segnare il quarto miglior giro della giornata a soli 37 millesimi dalla Kawasaki davanti a lui.

Alle spalle della prima delle Fireblade (ottavo Jake Gagne con la seconda Honda) si sono piazzati i due alfieri della Yamaha Alex Lowes a Michael van der Mark: la coppia di piloti della R1, freschi della vittoria alla prestigiosa 8 ore di Suzuka, hanno fatto registrare rispettivamente il quinto e sesto tempo (da segnalare la caduta senza conseguenze di Lowes che ha causato l'interruzione momentanea dei test) davanti alla Ducati di Chaz Davies che è chiamato agli straordinari per cercare in tutti i modi di arginare la fuga solitaria di Johnny Rea e l'arrembante rimonta di van der Mark, terzo in classifica iridata a soli 30 punti da lui.

In questi giorni di test aspettiamo anche di vedere come volgeranno le faccende dei team Milwaukee Aprilia (Lorenzo Savadori e Eugene Laverty oggi si sono piazzati rispettivamente nono e decimo) e MV Agusta i quali non hanno ancora confermato o smentito se - e come - parteciperanno al prossimo campionato 2019. In pista non vedremo nemmeno il team Gulf Althea BMW il quale, non avendo novità da portare in pista, ha preferito lasciare in ferie il loro unico pilota, Loris Baz.

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