Sykes senza alternative in SBK, potrebbe tornare nel BSB nel 2022
Tom Sykes potrebbe correre nel BSB a partire dal 2022, dal momento in cui sembra non abbia alcuna opzione per continuare nel mondiale Superbike dal prossimo anno.

Tom Sykes ha subìto la decisione di BMW, che per l’anno prossimo lo sostituirà con Scott Redding. L’attuale pilota Ducati condividerà il box con Michael van der Mark e correrà per il marchio tedesco con le M1000RR. La Casa di Monaco ha escluso l’idea di schierare tre moto sulla griglia per mantenere il campione Superbike 2013, ma ha chiarito di voler continuare a contare sul suo lavoro in uno dei suoi team satellite.
A Barcellona, prima dell’incidente in cui ha rimediato una importante commozione cerebrale che non gli ha permesso di correre a Jerez, aveva parlato con il sito ufficiale Superbike dichiarando di aver avuto conversazioni interessanti con un team per restare nel mondiale nel 2022, e tutto lasciava pensare che si trattasse del team Bonovo, che attualmente conta su Jonas Folger.
Tuttavia, Motorsport.com ha appreso che queste conversazioni si sono concluse in un nulla di fatto, perché Bonovo vorrebbe schierare Eugene Laverty nel 2022, con Jonas Folger quasi sicuramente uscente. A questo punto restano poche opzioni nel mondiale e sembra che Sykes possa tornare al BSB, avendo già presenziato il round di Silverstone all’inizio di questo mese.

Jonas Folger, Bonovo MGM Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Nella stessa intervista per il sito SBK, Sykes aveva riconosciuto: “Mi piace guardare il BSB a Silverstone e per caso sono finito a parlare con un po’ di persone”. Dunque, Motorsport.com ha appreso che Sykes ha già delle offerte sul tavolo da Ducati e BMW per tornare nella categoria dove ha corso nel 2007 e neol 2008 prima di approdare nel mondiale Superbike con Yamaha nel 2009. Questa manovra chiuderebbe il sipario delle 13 stagioni nel mondiale, in cui ha conquistato 34 vittorie (l’ultima delle quali ad Assen nel 2018 con Kawasaki) e 114 podi.
Anche Haslam sarebbe fuori dal mondiale, ma esclude il ritiro
Un altro veterano inglese della griglia è Leon Haslam, anche lui in procinto di tornare al BSB nel 2002 a seguito della decisione di Honda di ingaggiare Iker Lecuona e Xavi Vierge per la prossima stagione. ‘Pocket Rocket’ non è nuovo al BSB, avendo infatti già vinto il titolo nel 2018 prima di tornare nel mondiale con Kawasaki nel 2019 e poi passare a Honda lo scorso anno.
“Onestamente, non è molto chiaro – afferma Haslam in riferimento al proprio futuro – non ho fretta. Se posso essere qui in maniera competitiva, non guiderò per un team satellite o privato per poi non essere in grado di lottare. Se l’opportunità c’è, bene, altrimenti farò qualcos’altro. Non sono in un momento della mia carriera in cui devo essere nel mondiale Superbike”.
Leon Haslam, ormai 38enne, esclude l’idea di ritirarsi dalle corse come il connazionale Chaz Davies, che a Jerez la scorsa settimana ha annunciato il ritiro dalle competizioni alla fine di questa stagione. Il britannico di Honda commenta: “La mia passione per le moto e per le corse è probabilmente al massimo, per questo la mia priorità è quella di correre con una struttura competitiva. La mia passione è vincere le gare e per questo motivo proveremo a creare qualcosa per il futuro in qualche modo”.

Leon Haslam, Team HRC
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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