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Laguna Seca, Libere 2: acuto Ducati con Davies

Secondo posto per Sykes e quarto per Rea. Giugliano cade ma è terzo. Ancora bene Niccolò Canepa: quinto

La prima giornata del fine settimana di gara di Laguna Seca, nono appuntamento del Mondiale 2015 della World Superbike, è andata in archivio con il secondo turno di prove libere. La pista che sorge a pochi chilometri da Monterey si è presentata in condizioni decisamente migliori rispetto alle Libere 1 e ha permesso ai piloti di migliorarsi sin dalle prime tornate della seconda sessione.

A staccare il miglior tempo non è stata una Kawasaki, bensì la Ducati Panigale R ufficiale di Chaz Davies, grazie a un gran giro siglato a quattro minuti e quaranta secondi dall'esposizione della bandiera a scacchi. Il pilota gallese ha fermato il cronometro in 1'23"633, dopo aver passato gran parte del turno a perfezionare l'assetto della sua Rossa. Per la seconda volta consecutiva, dunque, Tom Sykes ha dovuto accontentarsi del secondo crono assoluto.

Il pilota della Kawasaki è rimasto in testa alla lista dei tempi per buona parte delle Libere 2. Già dal terzo passaggio sul traguardo il pilota britannico è riuscito a mettere tutti in fila, ma negli ultimi minuti della sessione non è riuscito a replicare al crono del connazionale anche a causa dell'eccessivo traffico in pista. Ricordiamo inoltre che Laguna Seca è una delle piste più corte e anguste dell'intero mondiale dedicato alle derivate di serie. Nonostante il secondo tempo, Sykes può consolarsi con un passo gara che appare già molto competitivo.

A pochi centesimi da Sykes ecco la seconda Ducati Panigale R ufficiale, quella che il team Aruba.it ha affidato a Davide Giugliano. Il centauro laziale è stato sempre tra i protagonisti di questa doppia sessione di libere, ma nella seconda è parso molto più competitivo. Giugliano è però incappato in una caduta senza conseguenze a quattro minuti dal termine dei 45 minuti di prove, proprio mentre era intento a cercare di battere il riferimento del compagno di squadra.

Jonathan Rea non è riuscito a ripetersi dopo aver centrato il miglior tempo nelle Libere 1. Il britannico è tra i più rapidi nei primi due settori, mentre nel terzo sembra soffrire ancora, sintomo di un assetto della sua Ninja ZX-10R ancora perfezionabile. Quasi quattro i decimi che separano il leader della classifica iridata dal connazionale della Ducati, ma sul giro secco Johnny ha mostrato di poter dire la sua. Nei turni di libere 3 e 4 Rea avrà il compito di fare gli aggiustamenti necessari per tentare di cogliere l'ennesima doppietta della sua trionfale stagione e di spegnere ogni speranza di rimonta di Sykes.

Dopo l'incredibile prestazione del turno mattutino, Niccolò Canepa si è ripetuto, mostrando a tutti il grande feeling che possiede con la Panigale R nonostante questa sia stata oggetto di numerose - e riuscite - modifiche nel corso degli ultimi mesi. Niccolò sta prendendo confidenza con la Rossa dopo aver guidato EBR e Kawasaki Ninja in questo 2015, ma l'accoppiata con la Panigale sembra essere quella giusta. Il genovese ha chiuso i secondi 45 minuti di prove con il quinto tempo.

Da segnalare i vistosi progressi compiuti dalle due Aprilia RSV4 RF di Leon Haslam e Jordi Torres. Il britannico ha centrato il sesto tempo dopo aver faticato qualche ora fa a mantenersi nella Top Ten, mentre lo spagnolo ha iniziato a prendere confidenza con una pista a lui sconosciuta e ha colto un incoraggiante settimo tempo, a meno di un decimo e mezzo dal più esperto compagno di squadra.

Alle spalle delle due Aprilia ecco le due Suzuki GSX-R1000 del team Crescent. L'ottava posizione è stata colta dal francese Randy De Puniet davanti al compagno di scuderia Alex Lowes. Entrambi hanno però subito un pesante passivo rispetto ai primi: quasi un secondo. La Top Ten è stata invece chiusa dalla prima Honda CBR1000RR del team Pata, quella del campione del mondo in carica Sylvain Guintoli

Libere 2 deludenti per Ayrton Badovini. Il pilota del team Motorrad BMW Italia non ha ripetuto il sesto tempo del turno precedente e ha chiuso dodicesimo. Hanno fatto peggio Michael van der Mark e Matteo Baiocco. Il pilota olandese è stato surclassato ancora da Guintoli, ma ha l'attenuante di non conoscere la pista e non ha fatto meglio del quattordicesimo tempo. Il pilota italiano del team Althea ha chiuso una posizione più indietro, ma pesa molto il confronto con Canepa, che a Laguna Seca sembra volare mentre lui continua ad avere grosse difficoltà.

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