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Donington, Libere 4: colpo di coda di Leon Haslam

Il britannico è riuscito a beffare le Kawasaki di Sykes e Rea, ma anche Giugliano, grazie all'ultimo tentativo

Il sabato mattina di Donington ha regalato subito nuove sorprese agli appassionati della World Superbike. In molti si sarebbero aspettati il naturale duello tra le Kawasaki del team KRT di Sykes e Rea con la Ducati Panigale R di Davide Giugliano, invece, a tempo ormai scaduto e con la bandiera a scacchi già sventolata da qualche secondo, Leon Haslam ha spiazzato tutti e si è issato al comando della prima sessione odierna.

Il pilota del team ufficiale Aprilia ha condotto una sessione di libere molto interessante, rimanendo sempre a contatto con i primi tre e a ridosso della Ducati del pilota romano. All'ultimo tentativo, con i primi tre ormai già transitati sul traguardo, ecco la vera sorpresa: 1'28"163 il tempo con cui Leon si è portato davanti a tutti, nonostante sia reduce dall'incidente che lo ha messo fuori causa in gara 2 a Imola e che gli ha provocato la frattura di qualche costola.

Dietro la sorpresa della mattinata ecco invece le conferme. A 87 millesimi di secondo dal miglior tempo di Haslam ecco Thomas Sykes, sempre più convincente sul tracciato di casa dopo i primi tre turni in cui è stato assoluto protagonista, rapido e consistente. Come al solito - almento in questa stagione - il dubbio sorge sulla durata delle gomme: Sykes avrà finalmente trovato l'assetto ideale, che gli permetterà di non avere un consumo repentino degli pneumatici? A Imola, inizialmente, sembrava di sì, ma in entrambe le manche Tom ha dovuto cedere il passo al compagno di squadra, senza poter replicare.

Continua la lenta ma inesorabile risalita di Jonathan Rea. Il leader della classifica piloti si fa sempre più minaccioso alle spalle del compagno di squadra, sintomo di un assetto in continua evoluzione verso la perfezione richiesta dal talento ex Honda. Johnny ha subito un gap di 120 millesimi da Haslam, ma questo non desta preoccupazione nel team KRT e nemmeno nel dominatore delle prime gare del 2015.

Molto bene Davide Giugliano, a un passo da strappare il miglior tempo alle Kawasaki proprio all'ultimo tentativo. Il romano, però, sembra soffrire nel terzo settore del tracciato, zona in cui rende decimi alle due "verdone" ufficiali, ma la Ducati c'è e Giugliano appare decisamente più in forma rispetto a quanto mostrato due settimane fa in riva al Santerno. 

Dietro al nostro portacolori, ecco altri due piloti britannici, che portano a cinque il numero di piloti che difendono i colori della Union Jack nei primi sei posti. Quinto tempo per un Alex Lowes sempre più convincente, che ha iniziato in sordina i primi turni, per poi uscire alla luce nelle Libere 3 di ieri e facendo altrettanto bene questa mattina. Sesto invece Chaz Davies, il quale sembra non avere lo stesso passo del compagno di squadra, seppure stia guidando sul tracciato di casa, che conosce molto bene. 

Michael van der Mark dimostra di essere un ottimo investimento per il team Pata Honda e il settimo tempo delle Libere 4 non potrà che far piacere al team olandese. I progressi Aprilia sono inoltre mostrati anche da Jordi Torres. Lo spagnolo è al debutto su questa pista - così come accadde a Imola - ma sembra comunque imparare abbastanza velocemente come affrontare i dislivelli di Donington Park. Nono e decimo posto per altri due protagonisti di questo fine settimana. Leon Camier, su MV Agusta, ha infatti preceduto Matteo Baiocco, alfiere del team Althea Ducati. 

Brutto volo invece per Ayrton Badovini, scivolato dopo aver perso l'anteriore della sua BMW. Il pilota è fortunatamente rimasto incolume, mentre la moto si è impuntata nella via di fuga, cappottando più volte rimanendo pesantamente danneggiata. 

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