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Si parla di due o tre mesi di stop per McCormick

Domani intanto Brett potrebbe fare ritorno a casa, in Canada

Ieri erano trapelate le prime dichiarazioni di Brett McCormick successive all'incidente di domenica scorsa ad Assen, nel quale ha riportato un brutto infortunio, ma fortunatamente meno grave rispetto a quanto era parso in un primo momento. Oggi invece il Liberty Racing ha dato un piccolo aggiornamento su quelle che sono le condizioni fisiche del pilota canadese, che quest'anno ha fatto il suo esordio nel Mondiale Superbike. Contrariamente a quanto detto qualche giorno fa dal papà di Brett tramite Facebook, il comunicato ufficiale della squadra Ducati, conferma la presenza della frattura della vertebra C6 oltre a quella della C5, ribadendo però fortunatamente l'assenza di danni a livello neurologico. "Dagli ultimi accertamenti clinici è emerso che oltre alla frattura della 5° e 6° vertebra cervicale, Brett ha riportato anche una frattura lombare, pertanto per qualche settimana dovrà indossare collare e busto per immobilizzare le zone interessate. Il decorso clinico è positivo; le lesioni non riguardano il midollo, eventualità questa fortunatamente già esclusa dopo le prime analisi, domenica" spiega il comunicato. La nota diffusa oggi poi prosegue parlando del buon umore manifestato comunque dal 20enne negli ultimi giorni. McCormick, infatti, sembra non essersi abbattuto per quanto gli è accaduto. Anzi, è voglioso più che mai di recuperare e di tornare in sella alla sua 1198, anche se al momento è facile ipotizzare uno stop di circa due o tre mesi. Intanto domani Brett potrebbe fare ritorno a casa. "Con ogni probabilità il rientro di Brett in Canada avverrà nella giornata di domani, con un viaggio speciale, che prevederà il trasporto in ambulanza e con un aereo privato, organizzato appositamente in quanto è opportuno che il pilota resti sdraiato per non sollecitare le fratture durante il lungo itinerario di volo. Ancora precoce è la stima dei tempi della totale guarigione, ipotizzati tuttavia in almeno due o tre mesi". Infine, Mario Bertuccio ha voluto raccontare quei momenti di appresione vissuti in seguito alla caduta del suo pilota: "Ho vissuto momenti di terrore dopo l’incidente, l’euforia delle ore precedenti, con la nostra prima vittoria in SBK, è stata completamente accantonata dalla paura per la salute di Brett, non un semplice pilota, ma un figlio, una persona cara e quelle ore sono state terribili. Con i miei piloti non esiste solo il rapporto sportivo, ma anche un sincero affetto. Siamo tutti una grande famiglia, si gioisce insieme e si soffre insieme! Desidero che si rimetta al più presto, che stia bene, perché la sua assenza è davvero un vuoto malinconico che ci rammarica tutti. Gli sono vicino e aspetto pazientemente la sua guarigione".

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