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SBK | La pista sporca indigna i piloti a Mandalika

Il weekend di Mandalika del Mondiale Superbike è stato caratterizzato da numerose cadute e da una pista molto sporca, cosa che è stata criticata anche aspramente dai piloti.

Xavi Vierge, Team HRC leads

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

I campionati Mondiali di motociclismo si spostano in tutto il mondo, gareggiando in diversi paesi e tracciati, alcuni dei quali sicuramente esotici. Nel caso degli eventi organizzati da Dorna (MotoGP e Mondiale Superbike), l'incursione nella regione asiatica è in aumento, con la costante aggiunta di nuovi circuiti ai calendari.

Uno degli ultimi ad essere stato aggiunto è Mandalika, in Indonesia. Il circuito è molto recente, inaugurato nel 2021, e si snoda a pochi metri dal mare di Lombok, in una delle aree più turistiche del paese. L'impianto non spicca particolarmente per il suo design, ricordando troppo altri circuiti asiatici come Buriram, in Thailandia, anche se non arriva all'estremo di offrire gare noiose.

Tuttavia, c'è una componente che sta diventando una costante ed inizia ad irritare team e piloti: la sporcizia della pista.

A Mandalika non c'è quasi attività durante l'anno e la polvere ed altri detriti finiscono per depositarsi sull'asfalto, già poco gommato. Il problema si presenta quando i piloti si recano al circuito ed escono per la prima sessione, poiché si trovano di fronte ad un asfalto che non offre alcuna aderenza, come se fosse bagnato.

En esta imagen aérea se puede apreciar cómo solo hay una estrecha trayectoria limpia.

En esta imagen aérea se puede apreciar cómo solo hay una estrecha trayectoria limpia.

Questo è il motivo principale dell'elevato numero di cadute (con occasionali bandiere rosse) che si sono verificate nel secondo round del Mondiale Superbike 2023, tenutosi lo scorso fine settimana. Nelle prime sessioni si sono verificati diversi incidenti (uno dei quali ha coinvolto Iker Lecuona, che l'anno scorso aveva subito un grave infortunio in un incidente sullo stesso circuito), e con il proseguire delle gare la situazione è addirittura peggiorata.

Molti piloti si sono lamentati con i media, ma quello che lo ha fatto più chiaramente è stato Loris Baz. Il pilota francese, sempre schietto, è stato quello che ha avuto la peggio a Mandalika: Alex Lowes lo ha centrato sulla gamba destra nella Superpole Race, provocandogli diverse fratture.

Secondo il pilota privato della BMW, la causa dell'incidente non è stata la manovra di Lowes, ma lo stato della pista.

"Lasciate che vi spieghi cosa è successo", ha scritto sui suoi social media alla fine del weekend. "La pista di Mandalika e l'Argentina sono sempre molto sporche quando arriviamo. Questo significa che dobbiamo pulirla mentre corriamo. Ma facciamo sempre la stessa traiettoria, quindi c'è solo una traccia pulita che offre aderenza, larga circa un metro".

"Quando cerchiamo di sorpassare, di solito lasciamo abbastanza spazio all'inizio della manovra, soprattutto per motivi di sicurezza. Ma in situazioni come questa non si può fare, perché se gli si lascia spazio si entra nella zona sporca e si finisce per andare dritti o per schiantarsi. L'altra opzione è cercare di mettere due moto a meno di 80 centimetri... ed è per questo che abbiamo visto incidenti come il mio e molti altri".

Syahrin, metiéndose en la zona sucia para adelantar a Sykes.

Syahrin, metiéndose en la zona sucia para adelantar a Sykes.

In altre parole, secondo Baz, Lowes non aveva una striscia d'asfalto pulita per tentare il sorpasso, e non aveva nemmeno lo spazio per concedergli un margine sicuro. Il risultato? Un brutto impatto che si è concluso con un infortunio per il francese.

"Non avevamo un margine di errore dell'1% alla partenza, soprattutto alla curva 2, con venti moto affiancate", ha lamentato l'ex pilota di MotoGP. "Non è compito mio valutare le diverse opzioni, ma tutti i piloti sono d'accordo sul fatto che non è bello girare su circuiti dove nessuno ha corso per mesi".

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