SBK, Imola molto impegnativa per i freni: Brembo ci svela come si è preparata
Il tracciato del Santerno è piuttosto impegnativo per l’impianto frenante, ma Brembo arriva preparata e presenta varie tipologie di dischi, adatte a tutte le condizioni, senza dimenticare l’incognita meteo. Motorsport.com ha incontrato Franco Zonnedda, che ha spiegato come affronterà il weekend.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il Mondiale Superbike è arrivato all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per il quinto Round della stagione. Lo storico tracciato italiano è molto tecnico e tortuoso e richiederà un grande impegno fisico per i piloti. Ma è molto faticoso anche per le moto e, di conseguenza, per l’impianto frenante.
Imola è una delle piste più impegnative del mondiale, insieme a Buriram e Donington, per via delle sue caratteristiche: in particolare la Curva 2 richiede un grande sforzo, ma anche le pendenze incidono molto. Non sarà dunque un tracciato semplice, ma Brembo sa come affrontare il weekend. Ecco cosa ha spiegato Franco Zonnedda a Motorsport.com in vista del fine settimana italiano.
Come affronterà Brembo questa pista così impegnativa?
“Imola è uno dei circuiti più impegnativi del mondiale, soprattutto alla curva 2, ma Brembo preparata con varie tipologie di dischi, il cui diametro è sempre lo stesso, un disco da 336. Di questo disco abbiamo vari spessori. Qualcuno ha già fatto delle prove e abbiamo rilevato delle temperature, nelle libere partirà con delle soluzioni high-mass ma non estreme come abbiamo utilizzato a Buriram, che è la pista più pesante in caso di temperature critiche. Può essere utilizzato senza air-duct, qualora si rilevassero temperature critiche, abbiamo soluzioni più pesanti e risolutive per Imola, annoverato tra i circuiti very hard, i factory restano la nostra cartina di tornasole”.
Temperature che potrebbero però calare per via della pioggia prevista per domenica.
“Siamo preparati per entrambe le condizioni meteo, qualora dovesse essere completamente bagnato utilizzeremo una soluzione intermedia. Sabato danno asciutto, quindi vedo per questa giornata la situazione più critica ed impegnativa, ma siamo comunque preparati per riuscire ad adottare le soluzioni più indicate per ogni pilota, perché ognuno ha delle esigenze. Abbiamo anche delle pastiglie a fascia alta, quindi siamo ben pronti, dopo aver passato Buriram siamo estremamente pronti al peggio”.
Brembo ha cambiato il proprio approccio, con Ducati in particolare, dopo la riduzione dei giri motore?
“Per il momento, da quando è stata modificata la regola in base alle vittorie del pilota Ducati, non abbiamo adottato nessuna soluzione perché le avevamo già quest’inverno, di conseguenza eravamo già pronti. Ritengo che lo stile di guida di alcuni piloti non cambierà in funzione di questo, quindi sono estremamente fiduciosi che riusciremo ad avere dei buoni riscontri”.
Com’è il feedback dei piloti ad Imola? Sapete già di cosa avranno bisogno i vari piloti?
“L’unico pilota che non ha mai girato qui è Bautista, che viene comunque da una moto prototipo e paradossalmente è il pilota che si è adattato meglio a questo nuovo veicolo. Per gli altri piloti non siamo particolarmente preoccupati, perché Rea gira da più di dieci anni, prima con Honda, poi con Kawasaki. Chiaramente, a seconda della moto e della ciclistica, alcuni piloti sono costretti ad usare il freno in maniera differente. Imola è un circuito tecnico, molto severo per i freni, ma non siamo particolarmente preoccupati, non andiamo in crisi. È sicuramente uno dei circuiti più pesanti insieme a Donington, le condizioni meteo sicuramente potrebbero incidere”.
Dopo Buriram dunque, si affronta il Round di Imola con relativa tranquillità.
“Buriram è in piano con lunghi rettilinei, invece ad Imola ci sono delle pendenze, che sono importanti perché danno sicuramente dei valori di temperature differenti, anche l’inerzia del veicolo sicuramente incide. Non si dorme mai sugli allori, l’inconveniente potrebbe essere sempre dietro l’angolo, ma siamo fiduciosi che riusciremo a superare indenni questo circuito. Comunque noi continuiamo a fare sviluppo anche in Superbike, che per noi è una categoria estremamente importante. Perché da qui spesso vengono deliberati anche degli impianti stradali”.
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