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SBK | Ducati, Rinaldi: “Non mi nascondo, l’obiettivo è il titolo”

Michael Ruben Rinaldi punta al bottino grosso nella stagione 2023 del mondiale Superbike, sulla scia dell’ottimo risultato del suo compagno di squadra. Il romagnolo ha cambiato l’allenamento per poter migliorare e lottare per il titolo, che vuole vincere in sella alla Ducati.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Foto di: Ducati Corse

Nel giorno della presentazione della Ducati, tutti gli occhi erano puntati sui due numeri 1 che hanno dominato la scena. Ma non bisogna assolutamente dimenticare i rispettivi compagni di squadra dei campioni del mondo, che hanno una gran voglia di mettersi in luce per poter dimostrare di avere le carte in regola per apporre l’1 anche sul loro cupolino.

Per quanto riguarda la Superbike, se coppia che vince non si cambia, ecco che Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi formano la confermatissima line-up del team Aruba.it Racing – Ducati, pronta a difendere la corona anche nel 2023. Il pilota romagnolo ha chiuso la scorsa stagione in terza posizione, essendo di fatto il “migliore degli altri”. Ma questo a Rinaldi non basta e dal campionato che sta per iniziare vuole di più.

Rinaldi non si nasconde e ora punta al bottino grosso, vuole diventare campione del mondo: “Quest’anno sarà il terzo anno nel team ufficiale, sono stato vicino al top molte volte, ho vinto diverse gare ma non ho mai lottato per il titolo. Non mi nascondo, nel 2023 l’obiettivo è lottare per il titolo. Lo voglio fortemente e per questo motivo ho cambiato molto la mia preparazione durante l’inverno per arrivare in forma. Sono molto amico di Dovizioso, il suo metodo di lavoro è molto preciso, mentre il mio non lo era così tanto. Ora ho cambiato allenatore, è lo stesso di Dovi e di Alvaro, è molto tosto. Non me lo aspettavo, ti devi svegliare presto, allenarsi senza mangiare. Ma così posso migliorare, se non ci riuscirò potrò guardarmi allo specchio e dire che ce l’ho messa tutta, senza rimpiangere nulla”.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Ducati Corse

Fondamentale però sarà il supporto della squadra: “Non sono contento del terzo posto, voglio di più. Non è facile, ma non posso nemmeno iniziare l’anno dicendo che va bene il terzo posto. Inoltre indosso questi colori, quindi non posso accontentarmi. Nel box ho Chaz Davies, non avevo mai avuto un coach e il suo lavoro è molto prezioso per noi piloti ma anche per gli ingegneri. Loro studiano i dati, ma non hanno l’occhio del pilota che ha Chaz. Lo vedi che parla con gli ingegneri anche fino a mezzanotte”.  

“Non vedo l’ora di salire in moto per i test, non sono soddisfatto del terzo posto in campionato. Ma non per gli alti, per me. Quando ero piccolo l’obiettivo era vincere il mondiale e devo ancora raggiungere questo obiettivo. Voglio provare a lottare, non sarà facile perché il livello è molto alto, ma penso di avere le carte in regola per vincere delle gare e se perdo il campionato è solo perché devo migliorare qualcosa su me stesso, perché abbiamo visto che la moto è in grado di vincere. L’unico che può riuscirci sono io, ma sono anche lo stesso che può rovinare tutto”.

È un Rinaldi molto severo e duro con se stesso quello che si presenta ai nastri di partenza della stagione 2023. Durante l’inverno ha analizzato le differenze tra lui e Bautista e su cosa il campione del mondo in carica ha fatto la differenza. Ora è tempo di mettersi alla prova: “A volte in gara i miei tempi sono uguali o anche più veloci di quelli di Alvaro. Devo migliorare la costanza, devo capire come migliorare la concentrazione, e lo sto facendo con un team di persone adatte. Questo è molto utile. Alvaro è un pilota che secondo me è molto veloce e costante sia nel lavoro a casa sia in pista. La sua forza è che non guarda tanto al campionato, ma al singolo momento. Riusciva quindi a rimanere sempre lucido, oltre ad essere un pilota velocissimo. Io invece a volte mi perdevo. Poi lui ha un metodo che funziona molto bene, toccano veramente poco la moto, l’ha dimostrato nel 2019, è salito sulla moto e ha vinto 11 gare di fila. Averlo a fianco può essere solo un vantaggio, abbiamo anche un ottimo rapporto”.  

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati, Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Duca

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati, Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Duca

Photo by: Ducati Corse

In Superbike, la Superpole Race è presente nel format ormai da diversi anni, mentre in MotoGP è approdata solo quest’anno. Rinaldi dà la sua visione: “È una gara dove anche chi non ha il passo nella gara lunga può essere della partita. Credo che in MotoGP vedremo più spettacolo. Bisognerà stare attenti perché forse potrà essere pericoloso. Magari il pilota che è sesto o settimo, non ha il passo per vincere la gara lunga, sa che nella Sprint Race può lottare per il podio. Quindi potrà essere anche un po’ più aggressivo, parlando in termini di sorpassi. Sarà divertente da vedere, ma per i piloti sarà sicuramente più impegnativa”.

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