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SBK, Donington, Rea è il nuovo leader: “Non volevo fare errori, non ho spinto al massimo”

Il Campione in carica trionfa sotto l’acqua e balza al comando della classifica generale, complice anche una nuova caduta di Alvaro Bautista. Nonostante l’ampio margine sugli inseguitori, afferma di non aver spinto troppo per non prendere rischi inutili.

Il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team

Il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team

Gold and Goose / Motorsport Images

A Donington Park la pioggia cambia le carte in tavola nel sabato della Superbike, ma regala un grande spettacolo ed un campionato più aperto che mai. Jonathan Rea è autore di una gara magistrale, controlla la sua ZX-10RR sul bagnato con grande maestria e taglia il traguardo con 11 secondi di vantaggio sul primo degli inseguitori, Tom Sykes. Per il pilota Kawasaki questo successo rappresenta un passo importante verso un titolo che è determinato a riconfermare.

Complice anche una caduta di Alvaro Bautista, Rea balza per la prima volta in questa stagione al comando della classifica generale. Il passo falso del pilota Ducati in Gara 2 riapre il mondiale, i due rivali sono separati da 9 punti e il proseguimento del fine settimana inglese sarà tutt’altro che scontato. Nel frattempo però Rea ha dato grande prova di forza, recuperando in soli tre round un margine che sembrava incolmabile.

Imprendibile in gara, dopo il primo giro aveva già oltre un secondo di vantaggio, che è andato crescendo. Nonostante il grande dominio, non è stata una gara facile per il Campione del mondo e nuovo leader del mondiale, che commenta così la prima manche del weekend: “Al primo giro non riuscivo a vedere il distacco, ma al successivo mi sono reso conto che fosse già molto ampio anche, ad essere onesto, non ho spinto molto. Guido questa moto da molti anni e so quanto sia buono il setup in condizioni miste. Riuscivo ad avere una buona stabilità e non ho preso molti rischi. Solo a fine gara ho pensato di continuare a spingere, perché vedevo che Tom stava andando molto forte. Ma ho mantenuto la concentrazione perché in queste condizioni è molto facile commettere errori, quindi ho continuato ad andare fino all’ultimo giro”. 

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“La gara per me è stata molto lunga – continua Rea – quando ho guardato la lavagna e ho visto che mancavano ancora 13 giri sono rimasto sorpreso, perché pensavo di essere arrivato quasi alla fine. Così ho pensato solo a non fare errori. Sicuramente bisogna avere un buon feeling con la moto ed io lo avevo oggi. Quando hai un grande distacco pensi che sia facile, ma non è così”.

Rea non ha abbassato la guardia nemmeno quando ha visto che il suo diretto rivale in campionato è finito nella ghiaia, al decimo giro: “Quando sono passato ho visto una moto a terra, ma non ero riuscito a capire quale fosse, poi ho visto la lavagna. Se guardi i tempi, nel giro successivo il crono è stato molto più lento perché mi sono chiesto cosa stesse succedendo. Poi Sykes si stava avvicinando, così ho ripreso il mio ritmo. Comunque sul bagnato avevo già una buona opportunità di vittoria, anche se Bautista non fosse caduto. Il mio passo era piuttosto costante”.

“Fino ad ora Alvaro mi ha spinto a dare il massimo, ma non mi ha fatto cambiare i piani, ho sempre pensato a vincere quando si poteva ed accumulare più punti possibile quando non c’erano le condizioni per stare davanti a tutti. A Misano ho commesso un errore ed ho perso dei punti, ma sentivo che avevamo le potenzialità per poter andar bene. La strada però è ancora lunga”.

Conclude poi facendo una previsione per le due gare di domenica, che si prospettano asciutte: “Sull’asciutto può succedere di tutto, Sykes sembra molto forte, così come Lowes. Anche Razgatlioglu e Haslam sono apparsi piuttosto in forma, quindi faremo quello che potremo. Alvaro sull’asciutto troverà la quadra e sarà lì. Proveremo a lottare come minimo per il podio”.

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