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SBK | Barcellona: Bautista senza rivali, disastro Rinaldi e Bassani

Alvaro Bautista domina a Barcellona e vince Gara 1 con quasi nove secondi di vantaggio su Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, sul podio in seconda e terza posizione. Sfuma il sogno della tripletta Ducati, con Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani che si toccano quando erano in lotta per il podio. Il pilota Aruba finisce a terra e il portacolori Motocorsa viene sanzionato.

Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Non bastano i giri motore a fermare Alvaro Bautista, che conquista il Montmelo con una prova di forza impressionante. In Gara 1, il campione del mondo in carica trionfa con quasi nove secondi di vantaggio sugli inseguitori e si conferma sempre più leader. Il portacolori Ducati non ha rivali nemmeno sulla pista di casa e piega brutalmente Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, secondo e terzo rispettivamente, ma con un distacco più che importante.

Nel sabato pomeriggio catalano, una bandiera rossa ha fermato Gara 1 nei primi giri a causa di una caduta di Eric Granado, portato al centro medico ma cosciente. Alla ripartenza, è sempre Bautista a dettare il ritmo, ma quella che poteva essere una splendida tripletta Ducati si trasforma in un incubo: pronti, via, Axel Bassani e Michael Ruben Rinaldi sono subito ai ferri corti. In un primo momento è il portacolori Aruba a mettere le ruote della sua Panigale davanti a quelle del veneto, ma il pilota del team Motocorsa risponde alla Curva 11, facendo poi scivolare Rinaldi e rimediando un Long Lap Penalty. Gara rovinata per entrambi, con il romagnolo ritirato e Bassani solo settimo al traguardo.

Il disastro dei due ducatisti lascia di fatto la porta aperta a Rea e Razgatlioglu, con il pilota Kawasaki saldamente in seconda posizione fino all’ultimo giro. È però il turco ad avere la meglio proprio nel finale: all’ultimo giro infatti, il pilota Yamaha sferra l’attacco e si prende la seconda posizione, relegando il portacolori Kawasaki all’ultimo gradino del podio. I due pagano un ritardo di quasi nove secondi dal vincitore e completano una gara a sé.

Sembrava tutto facile per Dominique Aegerter, che scattava dalla prima fila. Tuttavia, la gara si è mostrata in salita e lo svizzero è quinto alla bandiera a scacchi, alle spalle di un Andrea Locatelli autore di una splendida rimonta. Il pilota Yamaha resta ai piedi del podio, ma riesce a risalire la china, restando con la R1 ufficiale davanti al portacolori GRT, che è anche il migliore dei piloti indipendenti.

Segue Iker Lecuona, autore di una gara opaca che lo porta a tagliare il traguardo in sesta posizione davanti al penalizzato Bassani. Il team HRC riesce però a piazzare entrambe le Fireblade sul podio con Xavi Vierge in ottava posizione. Chiudono la top 10 Garrett Gerloff e Danilo Petrucci, nono e decimo rispettivamente. In difficoltà la Ducati del team Goeleven, con Philipp Oettl che non va oltre il 12° posto finale.

Sabato pomeriggio da dimenticare per Scott Redding, che si tocca con Lorenzo Baldassarri e finisce a terra. Si conclude nella ghiaia anche la gara di Isaac Vinales e di Oliver Konig. Fortinatamente nessuna conseguenza per i piloti caduti.

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