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SBK 2021: modifiche al regolamento, arriva il Long Lap Penalty

FIM e Dorna si sono riunite telematicamente per discutere le modifiche al regolamento del mondiale Superbike. A partire dal 2021 verrà introdotto il Long Lap Penalty, come in MotoGP.

La partenza della gara

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La stagione Superbike è ferma per la consueta pausa invernale e, nonostante il campionato non ripartirà a febbraio come sempre ma riprenderà solo ad aprile a causa della pandemia, il lavoro non si ferma. Dorna, FIM e i rappresentanti delle squadre si sono incontrati per via telematica per discutere delle modifiche al regolamento, che verranno introdotte proprio a partire dalla stagione 2021.

Salta immediatamente all’occhio l’introduzione del Long Lap Penalty, già adottato in MotoGP da ormai due stagioni. L’efficacia mostrata nella classe regina del prototipi ha portato FIM e Dorna a decidere di portarlo anche nelle derivate di serie. Non è ancora sicuro però che lo vedremo su tutte le piste, perché molto dipenderà dal layout dei tracciati dove approderà la Superbike. Ad ogni round infatti, un ispettore della FIM deciderà se e dove inserirlo.

Per quanto riguarda le informazioni in pista, ogni volta che i piloti vedranno esposte le bandiere gialle dovranno rallentare per la sicurezza di piloti caduti e di commissari impegnati ad intervenire sul luogo della caduta. Nessun pilota potrà migliorare il proprio tempo in regime di bandiera gialla, pertanto sarà necessario rallentare, inoltre ai piloti che durante le qualifiche vedranno l’esposizione della bandiera gialla verrà cancellato il tempo sul giro.

A partire dal 2023 inoltre, verranno introdotti i pannelli a LED per segnalare le comunicazioni attualmente date dalla doppia bandiera. Questo avviene in caso di cambiamenti in termini di grip o di bandiere che segnalano presenza di pioggia e cambiamenti di aderenza.

Rimanendo nell’ambito della sicurezza, è stata definita anche la presenza dell’elicottero in circuito. Questo deve essere sempre sul posto ad eccezione della presenza di un ospedale riconosciuto dalla FIM per la gestione di traumi importanti, con un accordo che prevede che i piloti infortunati siano portati dal circuito all’ospedale con un mezzo stradale per una via d’urgenza per cui non si devono impiegare più di 20 minuti nel percorrerla.

Durante la riunione svolta in via telematica è stato affrontato anche il tema dei depositi cauzionali per i ricorsi e per gli appelli. Se fino ad ora era possibile presentare una lettera di credito, dal 2021 non sarà più concesso e servirà un deposito cauzionale, la cui restituzione verrà garantita in caso di accoglimento del ricorso o dell’appello richiesti.

Infine, per quanto riguarda ciò che vedremo in pista, sono state riviste le restrizioni ai test per chiarire quali sono le tipologie di moto il cui uso è consentito ai fini dell’allenamento. Ciò avviene per evitare che i piloti prendano dimestichezza con le moto da corsa al di fuori dei test ufficiali. Quello che non cambia è il programma del fine settimana, che resta lo stesso che abbiamo visto nel 2020. L’unica eccezione è rappresentata dalla classe Supersport300, che in qualifiche non avrà più due gruppi in pista ma soltanto uno.

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