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Rinaldi, esordio agrodolce con la V4: “Siamo andati in crescendo fino al problema in Gara 2”

L’italiano è autore di solide prestazioni durante tutto il weekend e rientra in top 10 sia in Gara 1 che nella Superpole Race. Un problema in Gara 2 lo relega in sedicesima posizione, ma nel complesso si ritiene soddisfatto dell’esordio a Phillip Island.

Michael Ruben Rinaldi, Barni Racing Team

Gold and Goose / Motorsport Images

La Panigale V4 ha fatto il suo esordio in Superbike a Phillip Island trionfando con Alvaro Bautista in tutte e tre le gare disputate. Sul tracciato australiano, in sella alla nuova moto di Borgo Panigale, ha debuttato anche Michael Ruben Rinaldi, fino allo scorso anno in forza al team Junior ed ora passato al BARNI Racing. L’italiano affronta la sua prima stagione completa nel mondiale delle derivate di serie e conclude il primo weekend di gara con un bilancio positivo.

In fase di adattamento nelle libere, in Superpole si è qualificato con l’ottavo tempo, scattando così dalla terza fila alla sua prima presenza in Australia. Per il giovane pilota Gara 1 ha rappresentato un ottimo inizio, ha infatti tagliato il traguardo in nona posizione, classificandosi come seconda Ducati e mettendosi alle spalle anche l’ufficiale Davies, che accusa ancora qualche problema fisico.

Rinaldi ha continuato a migliorare, arrivando alla bandiera a scacchi della Superpole Race in ottava posizione, dopo essersi reso protagonista di un bel duello con Sandro Cortese. Una grande prestazione per l’esordiente a Phillip Island, che si è confermato solido ed a suo agio in sella alla V4 del team BARNI.

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Un problema però lo ha fermato in Gara 2, in cui partiva sempre dall’ottava casella. L’ottimo spunto che lo ha portato fino al quinto posto è servito a poco, perché ha immediatamente iniziato ad accusare problemi al posteriore. A cinque giri dal termine è stato costretto a rientrare ai box, tornando in pista e terminando l’ultima gara del weekend in sedicesima posizione.  

“Il giudizio complessivo sul weekend è positivo”, afferma Rinaldi alla conclusione del primo appuntamento della stagione. “Siamo sempre andati in crescendo fino alla gara di domenica mattina, dove sono riuscito ad andare forte. In Gara 2, nonostante una buona partenza, ho capito subito che c’era qualcosa che non andava. Ho provato a restare in pista, ma a pochi giri dalla fine mi sono dovuto fermare ai box. Sono voluto rientrare per terminare la gara, ma a quel punto il risultato era compromesso. Ora cercheremo di capire bene che cosa è successo per far sì che l’inconveniente non si verifichi di nuovo”.

Il finale però non abbassa il morale e spinge gli uomini Ducati a continuare il lavoro, andando a fondo al problema riscontrato nella seconda manche. Anche Marco Barnabò, Team Principal BARNI, giudica in maniera positiva il weekend della squadra: “Concludere in questo modo lascia un po’ di amaro in bocca, ma non dobbiamo dimenticarci che il resto del weekend è stato certamente positivo. Dobbiamo verificare bene qual è stato il problema di Gara 2. Se un disguido imputabile alla gomma o meno, perché fin dal primo giro il pilota non aveva grip al posteriore né in accelerazione né in frenata. È un peccato, perché con una buona partenza come era riuscito a fare, ci aspettavamo un risultato in linea con quello di sabato”.

Ora la squadra ed il pilota sono proiettati verso Buriram, in programma fra tre settimane. Rinaldi ci arriva con nove punti in classifica (sette conquistati in Gara 1 e due nella Superpole Race) ed in dodicesima posizione in campionato.

Michael Ruben Rinaldi, Barni Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, Barni Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, Barni Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, Barni Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, BARNI Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, BARNI Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, BARNI Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, BARNI Racing Team
Michael Ruben Rinaldi, BARNI Racing Team, ai box
Michael Ruben Rinaldi, BARNI Racing Team, in azione
Michael Ruben Rinaldi, BARNI Racing Team, nei box
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