Redding dubbioso: “Most non è sicura, la SBK è troppo veloce”
Scott Redding ha espresso i suoi dubbi sulla sicurezza del tracciato di Most, in vista del round ceco in programma questo fine settimana, sesto appuntamento del mondiale Superbike.
Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati
Gold and Goose / Motorsport Images
Situato alle porte di Praga, il circuito di Mosta è l’ultimo arrivato nel calendario 2021 del mondiale Superbike. Si è aggiunto alle altre tappe alla fine di aprile come sostituzione del round di Phillip Island, cancellato a causa del protrarsi della pandemia di Covid-19.
I 4.212 chilometri di tracciato non hanno mani ospitato un evento di scala mondiale prima d’ora, né su due né su quattro ruote, anche se proprio nel 2021 si è tenuta la European Le Mans e il circuito è pronto a ospitare la Euro NASCAR e il campionato FIA European Truck quest’anno.
Scott Redding è stato uno dei pochissimi piloti ad aver avuto l’occasione di vedere Most, grazie a un test privato svolto lo scorso mese su una Ducati Panigale V4R in versione stradale. Tuttavia l’esperienza lo ha lasciato dubbioso e crede che, per mancanza di vie di fuga, sarebbe più adatto a un campionato nazionale come il BSB piuttosto che per il mondiale Superbike.
“Il layout della pista è molto carino – afferma Redding – l’asfalto è completamente distrutto alla prima curva e non c’è un minimo di grip, quindi se è bagnato sarà un grande problema. Ma il resto della pista è buono, scorre piacevolmente. Però ci sono due zone molto pericolose, dove si va ad alta velocità e non c’è una via di fuga prima delle barriere. Anche se ci sono gli air-fence, non fanno molto”.
“Siamo in situazione Covid, i ragazzi hanno fatto il massimo per mettere insieme questo campionato per noi, lo rispetto tantissimo, quindi dobbiamo provarci. Non sto attaccando Dorna o FIM, ma non è per la Superbike. Nel BSB ci sono alcuni circuiti non buoni e al loro posto metterei Most. Ma non è costruito per la velocità e per il livello che abbiamo nel mondiale”.
Il tracciato di Most ha firmato un contratto quinquennale con il mondiale Superbike e questo gli garantisce un posto in calendario fino al 2025. Redding ha affermato di aspettarsi alcuni miglioramenti in questo arco di tempo, ma si chiede come mai gli organizzatori fossero soddisfatti dello stato attuale della pista invece di prendere delle misure in anticipo.
“Quando ci sono andato con la moto da strada, sentivo che andavo troppo veloce per questa pista e con le Superbike sarò anche tre o quattro secondi più veloce. Molta di questa sarà in curva. Mi spavento sempre un po’ perché a volte queste cose non vengono sottolineate fino a che non succede qualcosa. Ma in questo periodo storico abbiamo la conoscenza e l’esperienza per dire ‘probabilmente non è sicuro’”, conclude Redding.
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