Redding crede ancora nel titolo: “Punto ad essere campione”
Scott Redding arriva in Argentina con 54 punti di distacco dal leader Toprak Razgatlioglu. Il pilota Ducati crede ancora nel titolo, in cui è ancora in lotta matematicamente, ma è anche consapevole delle difficoltà. Il primo approccio con la pista di San Juan è molto positivo e per il weekend ha grandi obiettivi.
Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati
Gold and Goose / Motorsport Images
Quando si pensa alla lotta mondiale in Superbike, quest’anno vengono in mente subito Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, che spesso hanno fatto la differenza e sono protagonisti di un duello serrato, volato oltreoceano per gli ultimi due decisivi appuntamenti. Tuttavia, matematicamente in lotta per il titolo c’è anche Scott Redding.
Il pilota Ducati arriva a San Juan, in programma questo weekend, con 54 punti di distacco dal leader della Yamaha. Si tratta di un margine piuttosto ampio, se consideriamo che mancano solo due appuntamenti (dunque sei gare) al termine della stagione. Il round di Portimao però ci ha confermato ancora una volta come la situazione può cambiare nel giro di poche ore: Razgatlioglu era arrivato ad avere più di 50 punti di vantaggio su Rea la domenica mattina, salvo poi perderne quasi la metà al termine di Gara 2.
In questa situazione così instabile, Scott Redding è portato a credere di potercela ancora fare. Certo, è consapevole del fatto che l’impresa mondiale non sarà semplice, tutt’altro. Però sa di avere le carte in regola per lottare con i primi due e punta a fare dei passi in avanti da qui alla fine del 2021: “Il mio obiettivo è chiudere la stagione in una posizione migliore del terzo posto nella classifica. Ovviamente vorrei essere campione del mondo e punto a quello. Ma ragiono passo dopo passo. Mi piacerebbe essere primo, ma anche secondo. Jonathan nelle libere ha avuto una caduta piuttosto pesante, non si vedono spesso queste cose da parte sua, quindi non so cosa potrebbe succedere”.
Tutto è un’incognita e anche i due principali contendenti al titolo non si trovano in condizioni ottimali secondo il britannico del team Aruba: “Toprak è nella situazione in cui deve proteggere i suoi punti ed è la condizione peggiore, perché deve gestire. L’errore più grande che io ho commesso per vincere il campionato è stato proteggere i miei punti. Deve guidare forte come ha già fatto in passato e la cosa si fa interessante. Perché più ti avvicini all’obiettivo e più le cose si complicano perché ti devi imporre di stare calmo”.
Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
È un Redding combattivo e senza remore quello che si presenta in Argentina. Nel venerdì di libere ha conosciuto la pista di El Villicum per la prima volta. Il pilota Ducati è infatti al suo primo approccio con questo tracciato e si è subito dimostrato veloce e in lotta con i primi, tanto da arrivare al sabato in seconda posizione nella classifica combinata dei tempi: “Sono soddisfatto per ciò che abbiamo fatto nelle libere, dato che era per me la prima volta su questo circuito. Devo dire che mi sono divertito molto anche perché la pista è veramente bella, molto tecnica. Abbiamo lavorato sulle gomme in vista della gara e abbiamo ottenuto dati importanti. Forse in Gara 1 farò più fatica degli altri che hanno già corso qui ma le sensazioni sono davvero positive”.
Queste sensazioni lo portano anche ad essere più agguerrito in una lotta che sarà senza sconti: “Dopo le ultime gare, la guida aggressiva e tutte queste cose, sarò aggressivo anche io e lotterò fino alla fine in questi ultimi due round. Non posso fare peggio di terzo, quindi non mi importa e posso solo andare avanti. La gente pensa che io mi lamenti, ma non è così, semplicemente restituisco ciò che mi viene dato e le gare saranno interessanti”.
Oltre all’Argentina poi, manca l’Indonesia, appuntamento conclusivo della stagione che Redding considera la sua vera occasione per ribaltare la situazione: “Voglio vincere un’altra gara prima della fine della stagione e ovviamente dare filo da torcere ai primi due. Non sarà facile, perché sono veloci e hanno esperienza. Però l’ultimo round sarà in Indonesia e quello sarà il mio jolly da giocare. Nessuno conosce la pista e io ho dimostrato di essere veloce da subito anche su piste a me nuove, come avvenuto nelle libere in Argentina. Ho bisogno di guidare forte questo weekend e avvicinarmi un po’ di più. È difficile, ma non impossibile, così per l’Indonesia avrò più possibilità”.
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK, Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team, Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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