Rea si riscatta ad Imola: “Avevo bisogno di motivazione per il campionato”
Dominatore del round italiano, il Campione del mondo in carica ritrova la vittoria che mancava dallo scorso anno e riacquista la fiducia che iniziava a vacillare dopo la sconfitta di Assen.
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Il Round di Imola del Mondiale Superbike rappresentava per Jonathan Rea un banco di prova importante: dopo il mancato successo di Assen, su una pista favorevole alla sua Kawasaki, era chiamato al riscatto sul tracciato italiano. Il Campione del mondo in carica non ha deluso le aspettative e si è imposto nelle uniche due gare disputate (Gara 2 è stata cancellata a causa della pioggia).
Approfittando delle difficoltà di Alvaro Bautista e di una pista su cui si trova decisamente a proprio agio, è riuscito a tornare sul gradino più alto dal podio, da cui mancava da Losail 2018. Quello di Imola è un successo che vale più dei punti e del campionato in sé; doveva essere la svolta della propria stagione e la dimostrazione che poteva ancora giocarsela e battere il fino ad ora inarrestabile pilota Ducati.
“È stato un weekend davvero positivo”, afferma Rea. “Il feeling con la moto era buono e sono riuscito a trarre il massimo dalla mia Kawasaki per poter vincere le due gare, sono molto felice. Voglio ringraziare tutto il team che ha sempre dato il massimo. Siamo stati battuti da inizio stagione, ma non ci siamo mai arresi e ci abbiamo sempre creduto. Questo weekend rappresentava un’ottima opportunità di tornare a vincere”.
Non ci è riuscito in Olanda, ma da quel momento si è concentrato sempre e solo su Imola, trovando la forza e la motivazione di cui aveva bisogno per risollevare la testa. Ha dominato tutti i turni di libere, piegandosi solo ad uno stratosferico Chaz Davies in Superpole. Ma da Gara 1 in poi Imola si è dimostrata terra di conquista del nordirlandese, vincitore in solitaria della prima manche e autore di grandi tempi sotto la pioggia.
“Ad Assen eravamo vicini”, commenta. “È stata dura non vincere in Olanda, perché è sempre stata una pista forte per noi. Mi serviva la motivazione anche per il campionato e avevo bisogno di disputare un buon weekend. Nelle ultime settimane ho lavorato su me stesso e sono contento del risultato, c’era tanta pressione e se non fossi stato forte avrei ceduto”.
“Qui ad Imola in passato siamo sempre andati bene e la nostra moto lavora benissimo, era un’opportunità che non potevamo lasciarci sfuggire e l’ho colta in entrambe le gare. Ad essere onesti, al momento è una circostanza unica, non mi aspetto che questa sia la normalità. Abbiamo ancora molto terreno da recuperare, soprattutto in alcune aree. Il fatto che ci sia del lavoro da fare è dimostrato dal giro che ho fatto alle spalle di Chaz Davies nella Superpole Race”.
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