Rea polemico sulla sua penalità: “La accetto, ma spero che la FIM sarà coerente in futuro”
Il Campione del mondo in carica prende atto della sanzione ricevuta per l’incidente in Gara 1 con Alex Lowes a Jerez de la Frontera, ma attacca la Federazione ed insinua il dubbio: “una persona tra i giudici mi ha detto di aver ricevuto pressioni da Yamaha”.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il round di Jerez del Mondiale Superbike lascia strascichi di polemica e continua a far parlare anche una volta sventolata la bandiera a scacchi. Nell’occhio del ciclone ci sono ovviamente le penalità inflitte durante il weekend del sesto round della stagione, di cui ne hanno fatto le spese Marco Melandri e Jonathan Rea. Proprio il Campione del mondo in carica ha espresso la propria opinione alla luce degli avvenimenti che lo hanno visto protagonista in Spagna.
L’incidente con Alex Lowes avvenuto alla curva 13 dell’ultimo giro di Gara 1 era stato messo sotto investigazione dalla Direzione Gara, che in un primo momento ha deciso di mantenere la terza posizione di Rea, salito sul podio mentre il pilota Yamaha tornava mestamente ai box. Solo in un secondo momento si è poi pronunciata infliggendo una penalità pesante al portacolori Kawasaki, privato della terza posizione e arretrato in seconda, oltre ad essere costretto a partire dall’ultima casella della griglia di partenza nella Superpole Race.
Penalità che ha fatto molto discutere, c’era chi sosteneva fosse un normale incidente di gara e chi invece ha ritenuto giusto punire una manovra definita oltre il limite. Il diretto interessato si è detto ovviamente contrario alla sanzione, difendendosi e puntando il dito contro la FIM, a suo dire poco coerente nelle decisioni prese questo weekend, tenendo in considerazione anche episodi simili avvenuti in passato proprio in quella stessa curva.
“Se non avessi fatto quella manovra, Alex non sarebbe caduto, ma io sono un pilota ed il mio istinto mi ha detto di provarci. Questa penalità non viene dall’intenzione, perché ovviamente non volevo buttare a terra Lowes. In questa curva in passato abbiamo visto varie volte una situazione simile. Questi esempi sono simili all’episodio che mi ha visto protagonista e sono significativi per comprendere cosa può succedere in quel punto della pista”.
“Devo accettare la decisione, ma spero che d’ora in poi la FIM sia coerente nelle sue decisioni. Ora abbiamo una nuova persona tra i giudici e mi ha detto che ha ricevuto una forte pressione dal team manager Yamaha. All’inizio la Direzione Gara voleva confermare il mio ordine d’arrivo, poi è arrivata la penalità. È strano, ma lo accetto. Umanamente, non avrei voluto fare quella manovra, ma io sono un quattro volte campione del mondo, quindi quando vedo un buco, devo provarci”.
La penalità di Jonathan Rea e le sue parole fanno riflettere anche sulla sanzione arrivata la domenica ai danni di Marco Melandri, giudicato colpevole del contatto con Chaz Davies e del conseguente ritiro di entrambi. L’italiano del team Yamaha GRT perderà sei posizioni sulla griglia di partenza nella Superpole Race di Misano, scontando quindi la penalità al prossimo round del mondiale.
Ci si chiede dunque, alla luce dei precedenti e dei due episodi simili avvenuti a distanza di poche ore, quale sia il metro di giudizio degli organi chiamati a giudicare le manovre ed i comportamenti dei piloti in pista. Rea inoltre non attacca solo la federazione, ma insinua il dubbio che proprio chi ha il potere di decidere subisca delle pressioni che portino così a cambiare i piani.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments