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Rea: "La Ninja 2017 mi piace di più. Non vado più al limite come nel 2016"

Jonathan Rea apre il Mondiale SBK 2017 con una grande doppietta. A spaventare gli avversari, però, sono le parole pronunciate al termine di Gara 2: "Con la nuova moto non vado al limite".

Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Chaz Davies, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Race winner Jonathan Rea, Kawasaki Racing celebrates with fans
Podium: race winner Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Race winner Jonathan Rea, Kawasaki Racing celebrates with fans
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Race winner Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Podium: race winner Jonathan Rea, Kawasaki Racing, second place Chaz Davies, Ducati Team, third place Marco Melandri, Ducati Team
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Jonathan Rea ha detto 40. Non si tratta dell'età, naturalmente, bensì delle vittorie ottenute nell'arco della sua carriera in World Superbike. 25 di queste sono state ottenute in poco più di due stagioni assieme a Kawasaki. Le ultime due sono arrivate nel fine settimana appena trascorso, che a Phillip Island ha ospitato il primo appuntamento del Mondiale 2017 Superbike.

Rea ha vinto entrambe le manche per un soffio, staccando Chaz Davies di 42 millesimi in gara 1 e di appena 25 in Gara 2. Un'inezia, che però ha consentito al forte nord-irlandese di portare a casa 50 punti e iniziare l'anno nel migliore dei modi.

"Quello di Phillip Island è stato un fine settimana gratificante per me e vincere entrambe le gare qui significa un sacco, perché questa è una pista molto difficile specialmente se conduci la corsa. Centrare la vittoria numero 40 della carriera in Superbike significa molto, ma è stato ancora più importante portare a casa tanti punti per il campionato".

Per cercare di vincere entrambe le manche il campione del mondo in carica della Superbike ha adottato linee differenti sino agli ultimi passaggi per evitare che gli avversari potessero studiarlo. Poi ha cambiato marcia ed è riuscito a battere le Rosse di Davies e Melandri ancora una volta.

"Quando sono andato in testa assieme ad altri tre piloti ero preoccupato, perché gli avversari possono imparare molto seguendoti e studiandoti. Per questo motivo ho fatto linee un po' differenti ma all'ultimo giro ho abbassato la testa e ho provato a vincere. La moto è andata bene sin dai test invernali. Non abbiamo trovato nulla di magico, semplicemente andava molto bene qui".

Sebbene nel 2016 "Johnny" sia riuscito a portare a casa il titolo, è noto come l'ultima versione della Ninja ZX-10R non fosse adatta al suo stile di guida. Il feeling con la ZX-10RR è stato immediato, sin dai primi test invernali di fine anno 2016. Questa chimica si è subito palesata a Phillip Island, dove Rea ha ammesso di trovarsi molto più a suo agio sulla moto rispetto a 12 mesi or sono.

"Le cose sono cambiate un po' rispetto allo scorso anno e ora la moto mi piace di più. Posso guidare meno al limite e siamo riusciti a risparmiare le gomme per lottare con i migliori sino alla fine, ecco che cos'è cambiato rispetto all'anno passato".

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