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Rea: "Avevo l'angioletto da una parte e il diavoletto dall'altra"

Il pilota Kawasaki era ad un passo dalla conquista del sesto titolo mondiale, ma il quarto posto in Gara 2 lo costringe a rimandare la festa. Arriva ad Estoril con 59 punti di vantaggio su Scott Redding e resta il grande favorito in chiave iridata.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Jonathan Rea arrivava a Magny-Cours da leader indiscusso del mondiale ed aveva il primo match point: in Gara 2 avrebbe potuto conquistare il suo sesto titolo, ma Scott Redding gli ha rovinato la festa, trionfando nella manche di domenica e rimandando le celebrazioni ad Estoril, ultimo appuntamento del mondiale.

In Portogallo il pilota Kawasaki arriverà con 59 lunghezze sul portacolori Ducati, gli basteranno solo tre punti per battere un altro record e diventare il più titolato della storia del mondiale Superbike. Si tratta di attendere due settimane, dato che in Gara 2 in Francia si è mostrato meno efficace rispetto alle due manche precedenti. Per Rea infatti è arrivato solo un quarto posto, addirittura fuori dal podio.

Rea commenta la gara a Magny-Cours: “Ad essere onesto non mi aspettavo niente, le condizioni meteo a Magny-Cours sono così. Abbiamo fatto un po’ fatica con meno acqua, soprattutto in trazione all’uscita della Curva 5. Ma il setup era molto buono, nelle chicane si doveva essere aggressivi, ma avevo troppo traction control che lavorava ed avevo anche troppo spinning. Ma ho guidato al limite, è stato divertente. L’obiettivo era il podio, ma andiamo avanti”.

Ad ogni modo si recherà ad Estoril da grande favorito, anche se può succedere di tutto, Rea è ad un passo dal mondiale: “Arrivare ad Estoril con questo gap è davvero incoraggiante, specialmente dopo aver iniziato la stagione a Phillip Island con uno zero. Abbiamo lavorato ogni fine settimana per avvicinarci, ma al momento non voglio pensare alle celebrazioni per il titolo”.

Celebrazioni per il titolo che dovranno farsi attendere ancora per un po’. Nelle ultime fasi di gara è stato sopravanzato da Chaz Davies, che gli ha strappato quel podio che gli sarebbe valso il mondiale. Ma Rea ha preferito non prendere rischi inutili: “Prendere Chaz o essere più conservativo? Ho pensato un po’ entrambe le cose, avevo l’angioletto da una parte ed il diavoletto dall’altra che mi dicevano cose diverse. Ho avuto un momento di spavento alla curva  1, io andavo molto meglio nelle chicane, ma poi lui all’uscita delle curve 5 e 13 andava più forte. Questa è la gara, ho dato il mio meglio”.

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