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Rea si gode il Mondiale e il suo momento magico: "È un sogno, ora voglio un altro record"

Otto vittorie consecutive, quattro doppiette di seguito. Rea fa poker a Magny-Cours e vince anche Gara 2. Ma non si accontenta e cerca di battere il record di punti della scorsa stagione. Sykes soddisfatto del weekend

Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing, conquista il suo 4° Titolo WSBK
Jonathan Rea, Kawasaki Racing, conquista il suo 4° Titolo WSBK
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Podio: il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing

Jonathan Rea non si ferma più: in Gara 1 ha conquistato vittoria e titolo e la domenica ha chiuso il round francese con l’ottava vittoria consecutiva, la seconda del weekend. Per il campione in carica è un record. L’ultimo pilota ad aver vinto otto gare di seguito è stato Troy Bayliss nel 2006. Ma non è stato facile per il pilota Kawasaki, che in Gara 2 si è dovuto confrontare con un agguerrito Chaz Davies. Il britannico della ‘verde’ è riuscito ad imporsi anche stavolta, arrivando ad ottenere la quarta doppietta consecutiva.

“È stato un weekend magnifico”, afferma Rea alla conclusione dell’undicesimo appuntamento stagionale. “È quasi un sogno, ancora non credo a ciò che siamo riusciti a fare e sono immensamente grato al Kawasaki Racing Team per questo traguardo. Senza pressione sono riuscito a guidare in maniera un po’ più aggressiva. Partivo dalla nona casella, sapevo che avevamo stabilità in frenata, eravamo molto agili e riuscivo a curvare più stretto rispetto ai miei rivali. Ho avuto qualche difficoltà nel sorpassare van der Mark, perché rispondeva agli attacchi, ma una volta superato sono andato a prendere Davies”.

Proprio l’ennesimo duello con il pilota Ducati ha acceso Gara 2. Rea ha avuto la meglio, ma il gallese non gli ha reso le cose facili. Il Campione del mondo commenta la bagarre: “Probabilmente avrei dovuto imparare da Portimao, perché ho provato il sorpasso due volte alla prima curva ma sono andato largo. Lo stesso è successo alla curva 5 e all’Adelaide. Ho aspettato fino a quando Davies non ha frenato ed è stata una decisione totalmente sbagliata, perché in frenata è fortissimo. Sono andato lungo due volte e ho dovuto cambiare un po’ la strategia. Ha avuto qualche difficoltà alla curva 8 e lì sono riuscito ad effettuare il sorpasso”.  

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Una volta in testa, ha preso margine e ha dominato fino alla bandiera a scacchi: “Una volta avuta pista libera, ho imposto il mio ritmo fino a fine gara. È stata una bella sensazione”. Ma non è finita, Rea è pronto a battere un altro record. Se l’anno scorso ha chiuso la stagione con 556 punti, ora ne vuole di più: “È un bell’obiettivo per non staccare, perché ora la maggior parte del lavoro è fatta. Ma sarebbe bello provare a battere il record di punti dello scorso anno. Ma proverò a non pensare molto a cosa ci aspetta”.

Sorride di meno il suo compagno di squadra Tom Sykes. Non è riuscito a replicare il podio di Gara 1, chiudendo la seconda manche ai piedi del podio. L’inglese è però riuscito a contenere gli attacchi di Marco Melandri e lascia Magny-Cours con un bilancio abbastanza positivo: “In generale non è andata male ed eravamo costanti. Però è un po’ la solita storia degli altri round, non riusciamo ad essere incisivi al primo giro con le gomme da gara”.

Proprio gli pneumatici hanno messo in difficoltà il pilota Kawasaki: “Pirelli ha due soluzioni per la posteriore e le abbiamo provate entrambe, alla fine il set-up era abbastanza buono. Ci sono pro e contro. Mi sono sentito piuttosto a mio agio in Gara 2, ma mi è mancato qualcosa. Partendo dalla terza fila ho trovato traffico, ma questa gara era più serrata rispetto a Gara 1 e c’erano due piloti tra me e Jonny. Però è stato bello effettuare qualche sorpasso a fine gara, ci manca solo un po’ di velocità iniziale”. 

 

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