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Rea e Kawasaki soddisfatti dei test svolti a Jerez

Jonathan Rea ha concluso i due giorni di test a Jerez de la Frontera, dove ha girato solamente nel pomeriggio del secondo giorno. Le poche ore in pista però sono bastate per concludere le prove con un bilancio positivo. Assente Alex Lowes per un piccolo infortunio alla spalla avvenuto in allenamento.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Il Circuito di Jerez ha ospitato nelle giornate di mercoledì e giovedì alcune squadre Superbike e MotoGP per due giorni di test privati. Nonostante le condizioni meteo non fossero ideali, sono scesi in pista sia Michele Pirro e Stefan Bradl, i collaudatori Ducati e HRC in MotoGP rispettivamente, sia Jonathan Rea con la Kawasaki ZX-10RR, la nuova nata del team campione del mondo Superbike.

Rea è uscito dal box solamente nel pomeriggio di giovedì, quando il tracciato andaluso si stava asciugando dopo la pioggia caduta mercoledì. Il britannico ha sfruttato le poche ore a disposizione nell’ultima giornata di test per completare 40 giri, il più rapido dei quali chiuso in 1’40”6 e firmato con gomme da gara. L’obiettivo però non era il crono, ma, come di consueto, il lavoro sulla moto, che si è concentrato su elettronica e setup.

Dopo la mezza giornata di prove a Jerez, il team Kawasaki si prepara per i prossimi test in programma a Portimao il 4 e 5 marzo. In Portogallo potremmo rivedere Alex Lowes, costretto a non partecipare ai test di questa settimana a Jerez a causa di un piccolo incidente avvenuto durante un allenamento che gli ha procurato un infortunio alla spalla.

“È stato bello guidare la moto dopo molto tempo – afferma Rea al termine della giornata di test a Jerez – Voglio ringraziare il team per il grande sforzo fatto per essere qui. Viaggiare in questo momento è difficile per tutti, volevamo provare già mercoledì, ma il meteo non è stato buono. Abbiamo fatto un altro sforzo per restare e giovedì abbiamo messo a segno dei giri produttivi. Ringrazio tutti per il grande sacrificio, è stato un test positivo. Dovevamo verificare alcune cose su cui avevamo lavorato durante l’inverno e ho avuto un buon feeling. La pista non era in condizioni perfette perché alcune curve erano ancora umide, ma sono riuscito a capire la moto, i cambiamenti e dare molte informazioni e molti dati agli ingegneri. Non ci ho messo molto ad entrare nel ritmo delle cose. Chiudo i test contento di ciò che abbiamo fatto e mi sento alla grande sulla moto. Il lavoro che ho fatto a casa ha pagato e non vedo l’ora di guidare nuovamente”.

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Pere Riba, capomeccanico di Jonathan Rea, commenta con soddisfazione il lavoro svolto: “Finalmente siamo riusciti a provare dopo la pioggia e nel pomeriggio abbiamo trascorso in pista quasi tre ore. È stato un test importante perché dovevamo provare alcune cose in termini di motore, diverse mappature e l’elettronica su cui avevamo lavorato durante l’inverno. È stato importante provare, ma farlo in condizioni di asciutto, perché sul bagnato non aveva senso. Nel pomeriggio di giovedì siamo riusciti a provare tutte le cose che volevamo, abbiamo raccolto le informazioni che ci servivano e sono molto felice”.

“Questo tipo di cose richiede la comprensione e il feeling del pilota e sono contento di lasciare Jerez con alcuni giri completati e possiamo usare i dati per fare i prossimi passi. I tempi sul giro non erano un livello di riferimento perché alcune curve della pista erano un po’ umide. La pista non era completamente asciutta, ma è andato bene lo stesso. Johnny se ne va da questo test felice e con buone sensazioni. Naturalmente dobbiamo confermare queste cose in altre piste, quando andiamo a provare lì. Nel complesso, questo è stato un buon test e sono felice”.

Anche Guim Roda, Team Manager Kawasaki, è contento di quanto fatto a Jerez: “Sapevamo che Ducati e HRC stavano provando a Jerez, quindi abbiamo deciso di condividere questo test con loro. Mercoledì pioveva, ma giovedì mattina abbiamo capito che potevamo fare qualche giro nel pomeriggio, quindi è stato utile. Con le nuove regole, che consentono un massimo di dieci giorni di test, questo ora conta come una mezza giornata di test. Abbiamo usato questa mezza giornata per verificare alcuni punti che ritenevamo interessanti per Jonathan per capire lo sviluppo della moto per il 2021. È stato un test utile e abbiamo raccolto più informazioni”.

“Per quanto riguarda Alex – prosegue parlando del secondo pilota Kawasaki – aveva fatto dei test e degli allenamenti nei dintorni di Barcellona per prepararsi all’inizio della stagione, ma ha avuto un piccolo incidente mentre correva in flat track. Ha colpito la spalla e si è fatto un po’ male. Poiché non poteva essere al 100%, abbiamo considerato che non sarebbe stato utile per lui fare dei giri se non poteva correre al massimo delle sue prestazioni. Preferiamo che si riprenda per le prossime due settimane. Il prossimo test di Portimao sarà un’altra occasione per lui”.

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