Portimao, Libere 3: Rea esagerato, Davies secondo e staccatissimo
Il campione del mondo ad un soffio da scendere sotto l’1’42”. Otto decimi il distacco del gallese della Ducati mentre Marco Melandri è solamente undicesimo. Conferma di Leon Camier,
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Non c’è due senza tre. Dopo aver dominato FP1 e FP2, Jonathan Rea ha messo il suo sigillo anche sulla FP3. E lo ha fatto esagerando, chiudendo la sessione con l’incredibile tempo di 1’42”054. E’ vero che siamo ben lontani dall’ 1’41”360 di Tom Sykes (l’inglese è out a causa dell’incidente ad inizio turno, come si può leggere in altro articolo n.d.r.) ma le condizioni erano decisamente diverse rispetto al 2013, sia per quel che riguarda l’asfalto che il vento.
Sta di fatto che il campione del mondo pare abbia messo in questo weekend appunto la modalità
“esagerato”, e ci vorrà sicuramente il migliore Davies (che su questa pista per altro non ha mai vinto) per non rendere scontato due gare che al momento lo sembrano decisamente.
Il gallese ha rimediato alla fine più di otto decimi di distacco, sicuramente meglio del compagno di squadra Marco Melandri, che ha concluso con l’undicesimo crono. Il pilota ravennate ha provato alcune modifiche di assetto per migliorare il comportamento della moto che non hanno pagato, quindi si ritornerà alle soluzioni di venerdì pomeriggio dove Marco si era dimostrato competitivo.
Si conferma al vertice Leon Camier. L’inglese continua a volare sui saliscendi di Portimao e adesso non è fantascienza pensare che possa puntare con fondate ragioni al podio, vista anche l’assenza di Sykes. Risale forte la Yamaha, con Michael van der Mark che questa volta è stato più veloce di Alex Lowes, altri due contendenti in ottica terzo gradino del podio, come sono le Aprilia di Eugene Laverty e Lorenzo Savadori, con il pilota di Cesena che, come una brava formichina, ad ogni turno migliora le sue prestazioni.
In leggera crescita Jordi Torres con la BMW, continua il weekend abulico invece di Xavi Fores, che proprio non riesce a trovare la linea di galleggiamento; dove invece continua a posizionarsi Stefan Bradl con una Honda che in questa occasione non è lontana da Yamaha e Aprilia, per quello che avrebbe dovuto sempre essere il target stagionale. Le gare ci diranno se il vento è cambiato oppure no.
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