Portimao, Gara 2: Rea vince di nuovo portandosi dietro van der Mark e Melandri
In Portogallo si registra una gara fotocopia di quella di ieri con la Kawasaki che domina: nonostante l'inversione della griglia il risultato non è cambiato rispetto al podio festeggiato ieri.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Gli scettici la chiamano "regola salva show" ed il suo obiettivo è quello: la partenza di Gara 2 con la griglia capovolta ha come target proprio quello di mettere i piloti più forti nelle condizioni di dover rimontare e quindi dare vita ad uno show. È proprio quello che è successo oggi in Gara 2 della Superbike a Portimao, con lo stesso podio di ieri in Gara 1 composto da tre piloti partiti tutti e tre in terza fila.
Primo Jonathan Rea (poteva essere altrimenti?) su Kawasaki; il pilota nordirlandese vince così la sua 66esima gara in carriera in SBK, la settima consecutiva quest'anno, e allunga le mani su un mondiale - per quanto meno degli anni scorsi - abbastanza scontato che potrebbe portarsi a casa già nel prossimo round di Magny-Cours. Partito dalla nona casella della griglia Johnny transitava in terza posizione già al termine del primo giro per poi trovarsi alle spalle dello storico compagno/avversario Tom Sykes (che in quel momento occupava la seconda posizione) con il quale ha dato vita ad un paio di scaramucce prima di sorpassarlo definitivamente. Una volta in vista di Chaz Davies, Rea si è messo all'inseguimento per poi passare, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, il pilota della Ducati e mettersi saldamente al comando fino alla bandiera a scacchi.
Alle sue spalle si è piazzato un grandissimo Michael van der Mark, autore di un sorpasso che ha provocato non pochi sussulti nel pubblico di Portimao: arrivato come un missile terra terra alla staccata di curva 1, proprio nel momento in cui Melandri stata superando Davies, l'olandese ha superato entrambi i piloti Ducati all'interno della curva percorrendola ad una velocità che pareva almeno il doppio rispetto a quella dei due piloti "in rosso". Con questa manovra ai limiti di quanto la fisica concede, "l'olandese volante" ha conquistato la seconda posizione mettendosi a caccia di Johnny Rea. A poco però sono serviti i suoi giri più veloci per raggiungere la Kawasaki di testa, obbligando quindi vdMark ad accontentarsi di un'ottima seconda piazza, in sella ad una Yamaha R1 che è una delle più gradite sorprese di questa stagione.
Terzo sul podio Marco Melandri: il ravennate ha impiegato un po' di più dei suoi compagni di podio a risalire la china dalla terza fila di partenza ma ad ogni modo è stato autore di una bella rimonta che lo ha portato ad ottenere un risultato molto soddisfacente. Quarto alle spalle del #33 è arrivato Chaz Davies che ci ha creduto e sperato purtroppo invano: scattato dalla pole position il gallese della Ducati ha condotto tutta la prima parte della gara in testa mentre alle sue spalle Rea risaliva come uno squalo inferocito. Davies ha resistito più volte agli attacchi della Kawasaki numero 1 salvo poi cedere probabilmente a causa del forte dolore alla spalla che lo ha condizionato da metà gara in poi.
Davies si è poi trovato a fare i conti con Tom Sykes senza però concedere all'inglese lo spazio per finalizzare alcun sorpasso. Quinto al traguardo, Sykes si merita un applauso per il suo fairplay: nel giro d'onore ha affiancato il suo storico avversario per suggerirgli di fare cambio numero; giusto ieri Rea infatti nel giro d'onore aveva attaccato un 65 sulla carena della sua Ninja (65 è il suo numero storico e ieri erano 65 le sue vittorie in SBK) quindi oggi, al conseguimento della 66esima vittoria, avrebbe potuto utilizzare il numero di Sykes, il 66 per l'appunto.
Sesto Lorenzo Savadori e settimo Eugene Laverty: la coppia di piloti Aprilia non è riuscita a bissare l'exploit di ieri che li aveva visti lottare per le prime posizioni prima di finire entrambi a terra. Ottavo alle loro spalle Michel Ruben Rinaldi, primo degli indipendenti, il giovane della Ducati ha pagato oltre 12 secondi di ritardo rispetto alla testa della corsa ma sta mostrando evidenti miglioramenti gara dopo gara. Peccato per Toprak Razgatlioglu, caduto al 12esimo giro mentre era in 14esima posizione.
Disastro anche oggi per la Honda, con Jake Gagne in 12esima posizione a precedere Leon Camier in quattordicesima, rispettivamente con 20 e 30 secondi di ritardo dai vincitori. Male anche per Alex Lowes, autore di un weekend piuttosto anonimo il pilota inglese ha chiuso la gara in 11esima posizione. Decimo Xavi Forés con la Ducati privata del team Barni Racing: dopo la caduta di ieri Forés ha portato a casa il massimo risultato possibile essendo piuttosto dolorante al gomito destro dopo l'incidente in Gara 1.
Con questi risultati la classifica mondiale parla chiaro: Jonathan Rea conduce tranquillo e sereno a 420 punti; alle sue spalle Davies a 304 braccato da vicino dalla Yamaha di van der Mark a 284 punti. La lotta per la seconda posizione è rimandata a Magny-Cours dove Rea potrebbe battere l'ultimo ostacolo rimasto tra lui e questo titolo mondiale: la matematica.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Jonathan Rea | Kawasaki | 20 | 34'25.661 | 25 | ||||
2 | 60 | Michael van der Mark | Yamaha | 20 | 34'26.850 | 1.189 | 1.189 | 20 | ||
3 | 33 | Marco Melandri | Ducati | 20 | 34'28.474 | 2.813 | 1.624 | 16 | ||
4 | 7 | Chaz Davies | Ducati | 20 | 34'30.255 | 4.594 | 1.781 | 13 | ||
5 | 66 | Tom Sykes | Kawasaki | 20 | 34'30.495 | 4.834 | 0.240 | 11 | ||
6 | 32 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 20 | 34'37.078 | 11.417 | 6.583 | 10 | ||
7 | 50 | Eugene Laverty | Aprilia | 20 | 34'37.393 | 11.732 | 0.315 | 9 | ||
8 | 21 | Michael Ruben | Ducati | 20 | 34'38.168 | 12.507 | 0.775 | 8 | ||
9 | 76 | Loris Baz | BMW | 20 | 34'38.402 | 12.741 | 0.234 | 7 | ||
10 | 12 | Javier Fores | Ducati | 20 | 34'44.634 | 18.973 | 6.232 | 6 | ||
11 | 22 | Alex Lowes | Yamaha | 20 | 34'45.905 | 20.244 | 1.271 | 5 | ||
12 | 45 | Jake Gagne | Honda | 20 | 34'46.604 | 20.943 | 0.699 | 4 | ||
13 | 81 | Jordi Torres | MV Agusta | 20 | 34'49.056 | 23.395 | 2.452 | 3 | ||
14 | 2 | Leon Camier | Honda | 20 | 34'56.877 | 31.216 | 7.821 | 2 | ||
15 | 36 | Leandro Mercado | Kawasaki | 20 | 34'57.844 | 32.183 | 0.967 | 1 | ||
16 | 68 | Yonny Hernandez | Kawasaki | 20 | 34'58.737 | 33.076 | 0.893 | |||
17 | 99 | Patrick Jacobsen | Honda | 20 | 35'10.834 | 45.173 | 12.097 | |||
dnf | 96 | Jakub Smrz | Yamaha | 13 | 7 laps | 7 Laps | 7 Laps | Retirement | ||
dnf | 54 | Toprak Razgatlıoğlu | Kawasaki | 12 | 8 laps | 8 Laps | 1 Lap | Accident | ||
dnf | 40 | Roman Ramos | Kawasaki | 9 | 11 laps | 11 Laps | 3 Laps | Retirement |
Giri in testa
Giri in testa | Pilota |
---|---|
1 - 11 | Chaz Davies |
12 - 20 | Jonathan Rea |
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