Marco Melandri aspettava questo momento da un po'. Quando fallì la sua avventura in Ducati, per lui non ci furono troppe scusanti. Ora però che anche
Valentino Rossi non è riuscito a cavare un ragno dal buco in due anni, per il pilota ravennate è arrivata la possibilità di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, ricordando a tutti di essere stato dato per finito quando aveva incontrato le stesse difficoltà del
"Dottore".
"
Non ho gioito per le difficoltà di Valentino, però dimostrano che io allora avevo ragione. Sapevo di essere veloce e di avere le giuste sensazioni per indirizzare lo sviluppo ma non mi ascoltarono. La crisi di Valentino mi ha ridato credibilità" ha detto in un'intervista rilasciata alla
Gazzetta dello Sport, sottolineando però di non volersi prendere una rivincita in tal senso: "
Non vivo di ripicche. Il passato non conta".
Però non prevede un futuro facile per
Andrea Dovizioso, che si appresta a sbarcare a Borgo Panigale: "
Per Andrea è stata l'unica scelta possibile. Spero di sbagliarmi, ma le premesse non sono rosee. La Ducati non spenderà in ricerca e sviluppo quello che ha investito per Rossi".
Impossibile poi non pensare alla Superbike, che questo fine settimana torna in pista al
Moscow Raceway, una pista nuova per tutti. Ora ci sono solo 10,5 punti a dividerlo da
Max Biaggi: "
E' come iniziare un nuovo campionato e non escluderei dai giochi Carlos Checa, che è a 53,5 punti dal vertice".
E sul fatto che
Biaggi sostiene che ora la
BMW sia la moto da battere ha aggiunto: "
Non conosco il potenziale tecnico degli avversari, quindi non posso giudicare. Però so esattamente come e dove posso far crescere la mia BMW".
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