Melandri: "Il terzo posto va bene, ma non è quello che voglio"
Il pilota ufficiale della Ducati Superbike chiarisce il problema che lo ha allontanato dai primi sul finire di Gara 2 ed ammette che i problemi che stanno affliggendo la sua Ducati sono tutto tranne che risolti.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
È Marco Melandri il grande sconfitto oggi ad Aragon. Nonostante un buon terzo posto il pilota ravennate della Ducati non ha mai avuto il quel qualcosa in più per lottare seriamente con i primi, mostrando, come al solito quando si avvicina al limite, i limiti della ciclistica della sua Panigale, con violenti scossoni e pericolosi sbacchettamenti.
È un annoso problema quello che mostra la Ducati numero 33 e che sembra difficilissimo da risolvere, inficiando in maniera negativa le prestazioni in gara del pilota che, fino all'ultima sessione di prove qui ad Aragon aveva dominato.
A tutto questo si è aggiunto un problema che, per fortuna si è manifestato all'ultimo giro altrimenti avrebbe obbligato Melandri al ritiro, parliamo della rottura della leva del freno posteriore sulla pedana destra, spiegando quindi il motivo di un ritardo di 4 secondi e otto decimi sul traguardo rispetto al vincente Davies.
Queste le dichiarazioni del pilota Ducati ufficiale: "Avevamo un passo molto competitivo ma purtroppo non ho potuto essere aggressivo come avrei voluto. Ogni volta che provavo ad incrociare la traiettoria per fare un sorpasso, la moto iniziava a muoversi. All'ultimo giro ho rischiato di cadere alla curva 3 perché ho perso la leva del freno posteriore, ma fortunatamente sono riuscito a rimanere in piedi e, dato che era l'ultimo giro, a portare a casa il podio. Il terzo posto è un buon risultato, ma non è ciò che voglio, possiamo e dobbiamo fare di meglio".
Circa i problemi di ciclistica: "È veramente difficile, ogni volta il problema si manifesta in questo modo (scossoni e sbacchettamenti sul dritto n.d.r.) ma quello che origina il problema è qualcosa di diverso; è veramente difficile e Ducati sta lavorando durissimo per cercare di risolvere questo problema ma, lo ammetto, al momento non ci stiamo riuscendo. Continueremo a lavorare duramente per ottenere di più ad Assen, l'anno scorso è stata una brutta pista per noi, vedremo cosa potremo fare".
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