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Lorenzo Savadori entra in SP2, ma vorrebbe un'Aprilia meno "fisica"

Sul giro secco il pilota del Team Milwaukee oggi si è comportato molto bene a Donington, ma è preoccupato per la distanza di gara perché la sua RSV4 richiede uno sforzo fisico importante in fase di frenata.

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia

Gold and Goose / Motorsport Images

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia

Troppo brutto per essere vero. E’ quello che si sono chiesti un po’ tutti dopo il naufragio di Lorenzo Savadori ad Imola. Nessuno si aspettava sfracelli ma sicuramente un passo in avanti dopo le buone prestazioni di inizio stagione, questo sì. E in effetti la positiva prima giornata di Donigton ha riportato Lorenzo sugli standard che tutti gli riconoscono, anche se resta la curiosità professionale di sapere cosa sia successo realmente.

Ma il pilota del team Milwaukee Aprilia non si sbottona. "Abbiamo avuto un problema importante, direi anomalo, ma non ha senso parlarne più", taglia corto.

Meglio allora riportare il discorso sull’attualità che potrebbe regalare a Lorenzo un weekend da protagonista.

"E’ ovvio che l’obiettivo sia quello di stare più avanti possibile – analizza Savadori -. Sicuramente è positivo il fatto di accedere direttamente in SP2 però dobbiamo ancora sistemarci con il passo gara. Abbiamo fatto un buon lavoro questa mattina e non siamo stati tanto lontani dai primi ma oggi pomeriggio siamo andati un po’ in difficoltà e su questo aspetto dobbiamo lavorare" .

L’Aprilia sta crescendo a piccoli passi ma certe problematiche di natura tecnica, che incidono parecchio sulla prestazione del pilota, non hanno ancora trovato soluzione.

"Dobbiamo sicuramente migliorare la frenata, la moto fa fatica a fermarsi e questo comporta uno sforzo fisico che poi in gara, quando si arriva nelle fasi finali, si paga. Direi che questo è l’aspetto prioritario, avere una moto meno fisica: se riusciremo a risolvere il problema, sono convinto che si potrà fare un bel passo in avanti perché la moto ha un gran potenziale".

Problemi di asfalto e di vento. La sessione pomeridiana ha creato problemi a tutti, ovviamente Savadori compreso.

"In effetti ho trovato parecchie ondulazioni, dove è stato fatto l’asfalto nuovo si sente tanto la differenza: soprattutto quando scende la temperatura il grip cala notevolmente, almeno per quello che ci riguarda. Quanto al vento all’inizio ha dato un po’ di fastidio ma poi ci si fa l’abitudine".

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