Laguna Seca, Gara 1: Davies porta in trionfo la Ducati tricolore
Chaz doma un coriaceo Rea al termine di una gara sempre sul filo del rasoio. Per la Ducati è la 334° vittoria, nel weekend di presentazione della Panigale Final Edition. Sul podio anche Sykes, Melandri non brilla.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Solo tre settimane fa Chaz Davies aveva quasi rischiato la vita a Misano, cavandosela “solo” con una frattura ad una vertebra. A Laguna Seca il gallese ha compiuto una grande impresa, conquistando la vittoria al termine di un duello tosto ma corretto con Jonathan Rea, di cui ha avuto la meglio solo negli ultimi due giri. Un successo ottenuto con grande determinazione, che ha avuto nel sorpasso a Tom Sykes, autore della pole, al Cavatappi, il suo momento determinante.
Da quel momento Davies ha costruito il suo piccolo vantaggio come una brava formichina, decimo su decimo, mantenendo a debita distanza il rivale (Rea non ha mai avuto una reale possibilità di attaccarlo), sfruttando l’accelerazione della Panigale nella prima parte, e contenendo l’agilità della Kawasaki nella parte dal Cavatappi all’ultima curva.
Sul terzo gradino del podio è salito dunque Sykes, che ha guidato a lungo la gara prima degli affondi di Davies e Rea. Una costante per il pilota inglese che, quando si entra nella zona calda del match, fa fatica a tenere il passo dei suoi avversari. Tom si è lamentato di mancanza di grip in inserimento di curva da metà gara in poi ma la sensazione è che non sarebbe riuscito in ogni caso a contrastare sia Davies che Rea.
La medaglia di legno è il bottino di Marco Melandri, che non può essere certo soddisfatto del risultato, tanto più dopo il successo di Misano. Il pilota ravennate, pur bravo a liberarsi subito di Laverty, non è poi riuscito ad agganciarsi al trenino davanti, finendo per perdere progressivamente terreno. La scelta della soluzione morbida al posteriore, diversa da quella dei primi tre, non ha pagato, considerate le temperature molto più calde rispetto alle prove, e il distacco di oltre 17” dal compagno di squadra è la conseguenza di questa mancanza di grip.
Come pronosticato, i distacchi alle spalle dei quattro di testa sono stati importanti, considerato che Melandri nel finale non è certo andato in cerca di guai. Ad emergere dal gruppo degli “altri” è stato Xavi Fores, che quando può concretizzare un buon risultato non se lo fa pregare due volte. Lo spagnolo è stato bravo nel finale a contenere il ritorno di Leon Camier, con la MV del britannico che si è dimostrata più competitiva con gomme usate.
E’ mancata invece l’Aprilia, con Eugene Laverty caduto mentre era in quinta posizione con Fores alle calcagna. L’irlandese ha perso una buona occasione per regalare un risultato importante alla Casa di Noale, con Mercado che ha lottato con la solita grinta finendo nono, davanti ad un Lorenzo Savadori che in gara continua a faticare maledettamente. Buioancora in casa Yamaha, con Lowesdi nuovo in terra e van der Mark che ha limitato i danni chiudendo in ottava posizione, dietro a Jordi Torres.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 7 | Chaz Davies | Ducati | 25 | 35'14.812 | 25 | ||||
2 | 1 | Jonathan Rea | Kawasaki | 25 | 35'16.014 | 1.202 | 1.202 | 20 | ||
3 | 66 | Tom Sykes | Kawasaki | 25 | 35'20.610 | 5.798 | 4.596 | 16 | ||
4 | 33 | Marco Melandri | Ducati | 25 | 35'32.386 | 17.574 | 11.776 | 13 | ||
5 | 12 | Javier Fores | Ducati | 25 | 35'35.971 | 21.159 | 3.585 | 11 | ||
6 | 2 | Leon Camier | MV Agusta | 25 | 35'37.828 | 23.016 | 1.857 | 10 | ||
7 | 81 | Jordi Torres | BMW | 25 | 35'46.798 | 31.986 | 8.970 | 9 | ||
8 | 60 | Michael van der Mark | Yamaha | 25 | 35'47.745 | 32.933 | 0.947 | 8 | ||
9 | 36 | Leandro Mercado | Aprilia | 25 | 35'50.748 | 35.936 | 3.003 | 7 | ||
10 | 32 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 25 | 35'51.724 | 36.912 | 0.976 | 6 | ||
11 | 6 | Stefan Bradl | Honda | 25 | 35'59.773 | 44.961 | 8.049 | 5 | ||
12 | 40 | Roman Ramos | Kawasaki | 25 | 36'00.015 | 45.203 | 0.242 | 4 | ||
13 | 35 | Raffaele De Rosa | BMW | 25 | 36'00.713 | 45.901 | 0.698 | 3 | ||
14 | 15 | Alex de Angelis | Kawasaki | 25 | 36'00.855 | 46.043 | 0.142 | 2 | ||
15 | 45 | Jake Gagne | Honda | 25 | 36'01.617 | 46.805 | 0.762 | 1 | ||
16 | 86 | Ayrton Badovini | Kawasaki | 25 | 36'09.275 | 54.463 | 7.658 | |||
17 | 88 | Randy Krummenacher | Kawasaki | 25 | 36'11.801 | 56.989 | 2.526 | |||
18 | 96 | Jakub Smrz | Yamaha | 25 | 36'20.920 | 1'06.108 | 9.119 | |||
19 | 37 | Ondřej Ježek | Kawasaki | 25 | 36'26.578 | 1'11.766 | 5.658 | |||
dnf | 50 | Eugene Laverty | Aprilia | 10 | 15 laps | 15 giri | 15 giri | Accident | ||
dnf | 22 | Alex Lowes | Yamaha | 6 | 19 laps | 19 giri | 4 giri | Accident |
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