La sfortuna di Melandri permette a Rea di sfatare il tabù di Jerez
Il ducatista sembrava lanciatissimo verso la sua seconda vittoria stagionale, ma si è fermato per un guasto a 4 giri dal termine di Gara 1, regalando a "Johnny" o la prima affermazione in andalusia. Sul podio Davies e Sykes.
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Jonathan Rea ha sfatato il tabù di Jerez de la Frontera, imponendosi in gara 1 sull'unica pista del Mondiale che non lo aveva ancora visto salire sul gradino più alto del podio. Il vincitore morale però è senza dubbio Marco Melandri, che sembrava lanciatissimo verso la sua seconda vittoria stagionale, ma è stato tradito dalla sua Ducati quando mancavano quattro tornate al termine.
Il tre volte campione del mondo della Kawasaki si è infatti visto servire su un piatto d'argento la 13esima affermazione di un 2017 ancora trionfale, dopo che il rivale della Ducati aveva dimostrato di meritarsela fino a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi.
Al via è stato "Johnny" a portarsi al comando, ma la sua leadership è durata solo pochi passaggi, perché Melandri lo ha infilato alla curva 9 nel corso del settimo giro ed è anche riuscito a fare il vuoto alle sue spalle, arrivando a costruirsi un margine anche di un secondo e mezzo.
Marco poi lo stava amministrando molto bene ma, come detto, a quattro giri dal termine la sua Panigale R si è ammutolita alla curva 1 ed ha lasciato via libera a Rea, che comunque nella stessa torntata ha a sua volta provato un brivido andando lungo alla Dry Sac. Gli altri però ormai erano troppo lontani e quindi il portacolori della Casa di Akashi ha avuto vita facile fino al traguardo.
L'unica consolazione per la Ducati è che alle sue spalle c'è un Chaz Davies autore di una bella rimonta dall'ottavo posto in griglia e capace di resistere con grinta agli attacchi di Tom Sykes. Nella lotta per il secondo posto nel Mondiale si tratta quindi di un risultato importante, che pone il gallese a soli 5 punti dal rivale della Kawasaki.
La Yamaha ha confermato i suoi segnali di crescita anche in Andalusia, con Alex Lowes che ha fatto da spettatore molto da vicino al duello tra Davies e Sykes, anche se questa volta si è dovuto accontentare della "medaglia di legno", pur chiudendo ad un paio di secondi dal podio.
Completa la top 5 l'altra R1 di Michael van der Mark, con l'olandese che però ha chiuso più staccato. Positivo poi il ritorno sulla scena iridata di Sylvain Guintoli, risalito dall'11esimo posto in griglia al sesto finale con la Kawasaki del Puccetti Racing, davanti alle due Aprilia di Lorenzo Savadori ed Eugene Laverty.
A completare la top 10 ci sono la Ducati di Xavi Fores e la Kawasaki di Roman Ramos, mentre bisogna scorrere la classifica fino al 12esimo posto per trovare la MV Agusta di Leon Camier, che ha preceduto la BMW di Jordi Torres. Due punticini poi li porta a casa anche Alessandro Andreozzi, 14esimo.
La Honda invece ha vissuto l'ennesima giornata nera, con Davide Giugliano costretto al ritiro a tre giri dal termine e Takumi Takahashi 16esimo, dopo essere incappato in una scivolata all'ultima curva nei primi passaggi.
Sfortunata anche la gara degli altri italiani: Riccardo Russo ha chiuso 17esimo, mentre Raffaele De Rosa ed Ayrton Badovini non hanno neanche preso il via, dopo aver provocato la bandiera rossa alla prima partenza. Entrambi sono caduti alla Dry Sac e ad avere la peggio è stato il biellese del Grillini Racing, trasportato al Centro Medico dove gli sono stati diagnosticati un trauma cranico e la frattura di una clavicola.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Jonathan Rea | Kawasaki | 19 | 32'15.347 | 25 | ||||
2 | 7 | Chaz Davies | Ducati | 19 | 32'16.484 | 1.137 | 1.137 | 20 | ||
3 | 66 | Tom Sykes | Kawasaki | 19 | 32'16.946 | 1.599 | 0.462 | 16 | ||
4 | 22 | Alex Lowes | Yamaha | 19 | 32'18.999 | 3.652 | 2.053 | 13 | ||
5 | 60 | Michael van der Mark | Yamaha | 19 | 32'22.676 | 7.329 | 3.677 | 11 | ||
6 | 05 | Sylvain Guintoli | Kawasaki | 19 | 32'26.413 | 11.066 | 3.737 | 10 | ||
7 | 32 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 19 | 32'30.582 | 15.235 | 4.169 | 9 | ||
8 | 50 | Eugene Laverty | Aprilia | 19 | 32'31.588 | 16.241 | 1.006 | 8 | ||
9 | 12 | Javier Fores | Ducati | 19 | 32'31.620 | 16.273 | 0.032 | 7 | ||
10 | 40 | Roman Ramos | Kawasaki | 19 | 32'33.810 | 18.463 | 2.190 | 6 | ||
11 | 36 | Leandro Mercado | Aprilia | 19 | 32'36.405 | 21.058 | 2.595 | 5 | ||
12 | 2 | Leon Camier | MV Agusta | 19 | 32'40.216 | 24.869 | 3.811 | 4 | ||
13 | 81 | Jordi Torres | BMW | 19 | 32'40.355 | 25.008 | 0.139 | 3 | ||
14 | 121 | Alessandro Andreozzi | Yamaha | 19 | 32'49.375 | 34.028 | 9.020 | 2 | ||
15 | 37 | Ondřej Ježek | Kawasaki | 19 | 32'49.548 | 34.201 | 0.173 | 1 | ||
16 | 72 | Takumi Takahashi | Honda | 19 | 34'41.358 | 2'26.011 | 1'51.810 | |||
17 | 84 | Riccardo Russo | Yamaha | 17 | 2 laps | 2 giri | 2 giri | |||
dnf | 34 | Davide Giugliano | Honda | 16 | 3 laps | 3 giri | 1 giro | Ritirato | ||
dnf | 33 | Marco Melandri | Ducati | 15 | 4 laps | 4 giri | 1 giro | Mechanical | ||
dnf | 99 | Dominic Schmitter | Suzuki | 11 | 8 laps | 8 giri | 4 giri | Ritirato | ||
dnf | 86 | Ayrton Badovini | Kawasaki | 0 | 19 laps | 19 giri | 11 giri | Accident | ||
dnf | 35 | Raffaele De Rosa | BMW | 0 | 19 laps | 19 giri | 0.000 | Accident |
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