Jonathan Rea fa poker di mondiali SBK in Francia: "Sto vivendo un sogno"
Con la conquista del suo quarto titolo mondiale oggi in Gara 1 a Magny-Cours, Jonathan Rea entra di diritto nell'olimpo del motociclismo: bissando il record di Carl Fogarty infatti, meglio di rea ora non c'è più nessuno se non lui stesso.
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Di Jonathan Rea se ne possono dire tantissime ed altrettante se ne sentono dire; c'è chi dice che sia sua la colpa della attuale - un po' angosciante - situazione in cui versa il campionato SBK, che sia lui con la Kawasaki ad aver "ucciso" il campionato, che le gare non meritino più di venir viste perché tanto vince sempre lui e molte altre ancora. Ad ogni modo, una cosa su cui non si può assolutamente sorvolare, è lo straordinario talento di questo ragazzo e della squadra che lo supporta.
Quattro titoli mondiali non si conquistano a caso e Rea lo dimostra ogni volta che scende in pista: metodico, serio e precisissimo, il campione nord-irlandese è sempre al top della concentrazione ed è riuscito ad instaurare un rapporto intenso ed intimo con la sua Kawasaki, dalla quale pare essere inseparabile; è infatti difficile immaginare un Jonathan Rea senza la sua fida ZX10RR sotto, tanto è il feeling, la compostezza e l'efficacia con la quale ci danza fra le curve come se fosse una vera e propria estensione del proprio corpo.
Con la vittoria odierna, la tredicesima in questo 2018, Johnny Rea si è laureato, con 5 gare di anticipo sulla fine del mondiale, campione del mondo Superbike per la quarta volta consecutiva. È l'uomo dei record, Rea: dopo aver superato King Carl Fogarty in numero di vittorie oggi il nordirlandese ha eguagliato Foggy anche nel numero dei campionati del mondo portati a casa, entrambi a quota quattro.
Il campionato 2018 si è mostrato, specialmente all'inizio, più complesso per Rea che però non è stato a guardare e che, dopo Gara 2 di Brno (chiusa nella ghiaia dopo una sportellata di Sykes) Johnny ha letteralmente "switchato" cambiando atteggiamento e tirando fuori una grinta incredibile che gli ha permesso di infilare una sfilza di successi incredibile coronata con l'ottava vittoria consecutiva di oggi e con il titolo mondiale. Un pilota formidabile che non ha mai perso il suo lato umano e che non ha mai negato di essere fortunato a vivere quello che sta vivendo. Superbike a parte, è veramente una prova di forza straordinaria quella di Jonathan Rea, un grande sportivo del quale è un onore poter parlare e del quale non si può negare il grandissimo carisma.
Intervistato oggi al termine di Gara 1, il neo-campione del mondo ha dichiarato: "non ho parole per definire questa emozione, sono veramente grato di essere qui, ho un grande team alle spalle ed una grande moto. Nella mia carriera ho avuto vari alti e bassi ma questi ultimi quattro anni sono stati come un sogno, è incredibile". Parlando poi della gara odierna, Rea ha detto: "Il mio team ha preparato una moto perfetta per oggi. L'obiettivo per oggi era chiaro e non ho avuto alcun tipo di ansia o nervosismo prima della gara, non è la prima volta che mi trovo in questa situazione. Abbiamo lavorato molto per oggi specialmente per riuscire a gestire al meglio la moto quando le prestazioni delle gomme calano; il feeling con la moto è rimasto costante per tutta la gara e mi ha permesso di spingere fino alla fine. Sapevo che stavo per conquistare il titolo, è stato incredibile".
A questo punto bisogna vedere le la fame di Rea è stata un pelo saziata, magari riuscirà a non "uccidere" le prossime cinque gare magari lasciando un po' più spazio ai suoi avversari. Avversari capitanati da Tom Sykes, secondo oggi al traguardo e che ha fatto i complimenti al proprio compagno una volta nel parco chiuso, queste le parole del numero 66 al termine di Gara 1 di Magny-Cours: "Non è stata una brutta giornata ma sono un po' in disappunto perché abbiamo sofferto durante la gara. Avevo un buon ritmo ma quando è stato il momento di attaccare non riuscivo. Quando provavo a spingere perdevo l'anteriore quindi, considerando questo, tutto sommato sono contento di com'è andata la corsa. Pensando a domani sono piuttosto eccitato e motivato, credo che la moto potrà ancora migliorare anche perché partendo dalla terza fila dovrò essere aggressivo. Ad ogni modo oggi è il giorno di Johnny, ha lavorato molto duramente per ottenere questo risultato, congratulazioni a lui, la sua famiglia ed al suo team... ma domani proverò di vincere io".
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