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Jonathan Rea eguaglia il record di 12 vittorie ad Assen di King Carl Fogarty

Con la vittoria di oggi Rea si conferma l'uomo di riferimento in questo campionato, tallonato da vicino dalle Ducati ma mai messo in discussione. Buon quarto posto per Sykes, incoraggiante in vista di domani.

Podio: il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Podio: il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Jonathan Rea, Kawasaki Racing raggiunge il parco chiuso
Jonathan Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Alex Lowes, Pata Yamaha
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing

È stata la cinquantasettesima vittoria quella di oggi ad Assen per Rea. Una vittoria sudata quella conquistata oggi dal campione della Kawasaki, precedendo sul traguardo un arrembante van der Mark di nemmeno un secondo. Un successo conquistato grazie alle grandi capacità del pilota di mettere a punto la sua Ninja in tutte le più disparate condizioni e di andare oltre ad un regolamento voluto apposta per pareggiare le prestazioni della verdona giapponese con tutte le altre moto presenti in griglia. Con quella di oggi, inoltre, Rea va ad eguagliare il record di 12 vittorie conquistate ad Assen da Carl Fogarty.

Al termine della gara il tre volte iridato ha affermato: "Mi è piaciuta molto questa gara. Ho provato un paio di volte a rompere il gruppo ed andarmene ma non ci sono riuscito. A quel punto ho comunque preferito rimanere in testa alla corsa per poter gestire meglio la situazione. Verso la fine ho accelerato per rompere un po' il distacco dagli altri ma poi ho fatto un errore alla curva 8 nell'ultimo giro e per fortuna che avevo già creato un piccolo distacco. Siamo arrivati qui ad Assen con la moto molto forte fin da subito e con il meteo stabile di Venerdì ho potuto fare due simulazioni di gara per capire come si sarebbero comportate le gomme oggi".

Buona prestazione anche per Sykes che, partito sesto (forse a causa di una incomprensione tra lui e Rinaldi che potrebbe aver rallentato il suo giro lanciato in qualifica), ha trovato un buon ritmo solo dopo la metà della gara arrivando sul traguardo a ridosso dai piloti che lo precedevano, passando sul traguardo quarto ma praticamente in scia alla Ducati di Chaz Davies. Questo risultato è molto incoraggiante per il pilota inglese, in cerca di un buon piazzamento per sfatare quanto prima le sue ultime gare, particolarmente anonime.

Queste le dichiarazioni del pilota numero 66: "Il risultato della gara di oggi è stato cauato dall'essere partito così indietro in gara. Ho perso un po' di tempo all'inizio della gara ma le prestazioni della moto sono rimaste costanti. Alla fine avevo un passo vincente ma sono rimasto bloccato dietro a Davies che guida in modo molto diverso rispetto agli altri, con linee differenti rispetto a quanti avevo sorpassato prima (Forès, Melandri, Lowes). Chaz frena molto più forte ed accelera molto bene ma nei tratti di percorrenza la mia ZX-10RR andava meglio. Per domani l'unica cosa che potrò fare sarà sfruttare al massimo la partenza in pole position".

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