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Jonathan Rea ancora davanti alle Ducati nei test ufficiali di Portimao

Il pilota del team Kawasaki ha preceduto Davies e Melandri. Ottimo quarto tempo per Toprak Razgatlioglu, giovane stella che ha girato con la Ninja del team Puccetti.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Michael van der Mark, Pata Yamaha
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Takumi Takahashi, Honda World Superbike Team
Chaz Davies, Ducati Team
Riccardo Russo, Guandalini Racing
Marco Melandri, Ducati Team
Michael van der Mark, Pata Yamaha

Il giorno seguente la fine del fine settimana di gara di Portimao della World Superbike, i team che corrono nella classe regina delle moto derivate di serie si sono fermati sul tracciato Algarve per una giornata di test ufficiali e, a siglare il miglior tempo, è stato come al solito l'imprendibile Jonathan Rea.

Il vincitore delle due manche di gara nel weekend appena terminato ha fermato il cronometro in 1'42"313, confermandosi ancora una volta autentico mattatore della stagione in sella alla sua Kawasaki Ninja ZX-10RR ufficiale. Il due volte iridato ha portato avanti lo sviluppo della sua moto per poter arrivare a Magny Cours in grado di poter vincere il terzo titolo iridato della carriera e ha anche iniziato a lavorare su qualche componente della versione 2018 della Ninja.

Buona prestazione per la Ducati, con Chaz Davies e Marco Melandri che hanno fatto un lavoro d'affinamento degli assetti e dell'elettronica delle rispettive Panigale R ufficiali. Il gallese ha completato la giornata terminando in seconda posizione, staccato di poco meno di 4 decimi di secondo dalla Ninja di Rea.

Marco Melandri ha continuato a faticare di più rispetto al compagno di squadra chiudendo sì in terza posizione, ma a oltre 7 decimi dal leader del Mondiale. Tom Sykes non ha potuto prendere parte ai test odierni, perché è stato sottoposto a un'operazione per ridurre la frattura patita nelle Libere 3 di sabato alla mano sinistra dopo una caduta rovinosa.

Il team Kawasaki Racing non ha sostituito l'iridato 2013 ma può consolarsi con la grande prestazione di Toprak Razgatliogu. Il turco, seguito passo dopo passo da Kenan Sofuoglu, ha stupito in sella alla Ninja del team Puccetti chiudendo la giornata in quarta posizione, staccato di 232 millesimi di secondo da Melandri. Toprak è anche stato il pilota Kawasaki che ha girato di più con i suoi 62 giri inanellati.

Aprilia si conferma in crescita grazie al quinto tempo di Eugene Laverty, staccato di appena 8 millesimi dal miglior tempo di Razgatlioglu. Lorenzo Savadori ha fatto peggio, chiudendo ottavo a 1"2 dalla vetta e provocando anche una bandiera rossa a causa di un problema tecnico sulla sua Aprilia. I due piloti di Noale hanno lavorato su assetti ed elettronica delle rispettive moto.

In mezzo alle due RSV4 RF ecco le Yamaha YZF-R1 ufficiali di Michael van der Mark e Alex Lowes. Per l'olandese si è trattato dell'ultimo giorno in sella alla sua moto di Iwata derivata di serie, perché nel prossimo weekend sarà chiamato a sostituire niente di meno che Valentino Rossi al Gran Premio di Aragon di MotoGP in sella a una M1 ufficiale.

Jordi Torres è apparso più in difficoltà rispetto a ieri. Non a caso il nono tempo è ben distante dal bel risultato ottenuto ieri in Gara 2 quando ha chiuso in quinta posizione, avendo inoltre provocato una bandiera rossa a causa di un problema tecnico sulla sua BMW.

Lo spagnolo del team Althea ha provato un nuovo forcellone posteriore che dovrebbe dare maggiori benefici di quello attualmente in utilizzo, è accreditato del nono tempo, davanti a tre piloti italiani: Il primo di questi è Riccardo Russo, capace di mettersi alle spalle la BMW S1000RR del team Althea affidata a Michel Fabrizio e la Honda CBR1000RR SP2 Fireblande di Davide Giugliano.

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