Honda svela la CBR1000RR-R per la SBK 2020 con ali nella carena
La nuova arma della Casa giapponese deriva direttamente dalla RC213V che ha corso in MotoGP ed è la prima stradale e SBK con ali nella carena.
Foto di: Honda
La strada presa da Ducati per quanto riguarda le moto supersportive di produzione e per il Mondiale Superbike ha fatto scuola. A imboccare il medesimo sentiero è stata Honda, che nelle ultime ore ha presentato la nuova CBR1000RR-R Fireblade.
Non si tratta solo della presentazione dell'ultima supersportiva del marchio di Tokyo, ma di una vera e propria rivoluzione. La CBR1000RR-R Fireblade che sarà pilotata nel prossimo Mondiale Superbike da Alvaro Bautista e dall'appena annunciato Leon Haslam.
La CBR1000RR-R Fireblade assomiglia alla versione precedente solo dai colori scelti per la presentazione. Si tratta infatti di una cosa completamente differente, un salto nel futuro già fatto da Ducati con la Panigale V4 che ha debuttato in Superbike nel 2019.
Progettata direttamente dalla tecnologia usata da Honda sulla RC213V di MotoGP, la nuova derivata di serie giapponese sfrutta anche le ultime novità dal punto di vista aerodinamico derivanti appunto dalla classe regina del Motomondiale.
Honda CBR1000RR-R
Photo by: Honda
Se la Ducati ha introdotto per prima le ali sulle moto supersportive con la Panigale V4, la CBR1000RR-R sfoggia diversi profili alari orizzontali - 3 per la precisione - appena sotto i gruppi ottici anteriori, coperti dalla carenatura. Questa soluzione sarà riportata nella versione da gara che esordirà nei test in ottica 2020 della Superbike e farà della moto giapponese la prima a portare in pista una soluzione del genere nel Mondiale gestito dalla Dorna.
Il lavoro di progettazione sembra molto curato. Gli ingegneri Honda sono riusciti a integrare i tre profili per lato all'interno della carenatura senza rendere questa troppo ingombrante, esaltandone così la silhouette limitando il drag, la resistenza all'avanzamento.
Si tratta dunque di un concetto snaturato dopo anni. Sino al 2019, i bolidi di MotoGP erano prototipi, mentre in Superbike venivano utilizzate supersportive distanti in maniera considerevole dalle due ruote impiegate nel Motomondiale. Ora invece fanno da base alle moto stradali e, di conseguenza, a quelle di Superbike. Ducati ha aperto la strada e Honda l'ha seguita. Chi sarà la prossima?
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