Gara difficile per Rea: “Il secondo posto era il massimo che potessimo fare”
A Phillip Island il Campione del mondo in carica non riesce a fermare il dominio Ducati e chiude Gara 1 in seconda posizione, accusando un ritardo consistente. Ma non appare preoccupato ed è pronto a prendersi la rivincita nelle due gare di domani.
Polesitter Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Arrivava a Phillip Island come l’uomo da battere, ma i test della settimana e Gara 1 di oggi hanno cambiato le carte in tavola: Jonathan Rea si è dovuto piegare allo strapotere di Alvaro Bautista, che in sella alla nuova Panigale V4 ha dominato il venerdì di libere e la prima manche del weekend. Il Campione del mondo in carica deve ‘accontentarsi’ del secondo gradino del podio incassando ben 14 secondi di distacco dallo spagnolo.
L’egemonia di Rea, che veniva da 11 vittorie consecutive, è stata interrotta oggi in Australia. Il quattro volte campione del mondo ha iniziato la difesa al titolo non nel modo in cui avrebbe voluto, alcune difficoltà in gara non gli hanno permesso di esprimere al massimo il proprio potenziale e quello della sua Kawasaki. In sella alla ZX-10RR ha però conquistato la Superpole con un tempo stratosferico e all’ottimo crono vuole ripartire per affrontare le due gare di domenica.
“Complimenti ad Alvaro ed alla Ducati, che è la moto più veloce già dai test di lunedì e martedì”, afferma Rea al termine di Gara 1. “La più realistica delle ipotesi era finire secondo, questo era il nostro obiettivo dopo aver guardato i tempi e siamo riusciti ad ottenerlo. La gara non è stata una delle più belle, ma è stato il meglio che potessimo fare oggi, Ducati era ad un altro livello”.
È un Rea tutt’altro che arrendevole quello che si prepara per la Gara Sprint e per Gara 2. Phillip Island è un tracciato particolare, per la sua configurazione e per l’estremo consumo delle gomme. Proprio su quest’aspetto si concentra il pilota Kawasaki, che afferma: “Siamo arrivati a fine gara con le gomme in buono stato e questo era l’obiettivo principale di oggi, guidare in maniera pulita ed arrivare al traguardo. Adesso abbiamo dei dati raccolti nei 22 giri e possiamo capire come lavorare per fare dei miglioramenti in vista di domani”.
“Nel complesso sono contento della mia gara”, conclude Rea. “Nonostante il distacco da Bautista possa essere deludente, abbiamo conquistato 20 punti in classifica e la Superpole. Il tempo della qualifica rappresenta il nostro vero potenziale e rispecchia il lavoro svolto durante l’inverno e su una pista ‘normale’”.
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