Quello che è accaduto domenica a
Monza ha fatto decisamente discutere: il maltempo ha permesso lo svolgimento di appena otto giri complessivi per le due gare del
Mondiale Superbike. Una situazione che secondo alcuni è stata creata dal troppo potere decisionale lasciato ai piloti, che non se la sono sentita di correre troppi rischi con le condizioni dell'asfalto che mutavano continuamente.
Ma secondo qualcun'altro, e questo è il
caso del Liberty Racing, le decisioni sono state prese in maniera superficiale, dando peso solo alle opinioni di alcuni dei piloti, visto che parte di quelli presenti sulla griglia avrebbe invece preferito correre entrambe le manche senza troppi complimenti.
Ecco quindi che
Paolo Flammini, amministratore delegato della
Infront Motorsports, è stato chiamato a fare un po' di chiarezza su quanto accaduto all'autodromo brianzolo e lo ha fatto dalle colonne della
Gazzetta dello Sport.
Per prima cosa,
Flammini ci ha tenuto a precisare di non avere assolutamente mandato giù il comunicato del
Liberty Racing: "
Stiamo valutando il documento coi nostri legali. Ho parlato individualmente con le altre squadre e tutte hanno condiviso le nostre scelte".
E poi ha sottolineato come la decisione di cancellare gara 1 non sia arrivata dai piloti più "famosi" (i consulenti per l'agibilità erano Marco Melandri, Max Biaggi, Carlos Checa, Tom Sykes e Jonathan Rea): "
La cancellazione di gara 1 non è stata decisa dai piloti ma direttamente dalla direzione corsa, a causa del nubifragio che si stava abbattendo sul circuito. Non c’erano le condizioni per correre. Con il senno di poi è facile, ma sono decisioni che vanno prese in anticipo".
Intanto tra questi "saggi" una testa potrebbe saltare, ed è quella di
Marco Melandri: "
La direzione gara sta effettuando delle valutazioni. Molti piloti avrebbero voluto partire regolarmente quindi mi sembra evidente che Melandri non rappresenti la maggior parte della griglia. Melandri non potrà più far parte dei piloti che andremo ad interpellare in questo tipo di situazioni".
Il pilota della
BMW è anche a rischio penalità per aver ritardato il via di gara 2 spegnendo volontariamente la sua
S1000RR. Il ravennate potrebbe essere privato del quarto posto ottenuto al traguardo, oppure penalizzato sulla griglia di questo fine settimana a
Donington Park.
Una cosa però è certa: nonostante le pesanti lamentele, la
Infront ha deciso di non risarcire i biglietti agli spettatori presenti sulle tribune di Monza. Secondo
Flammini lo spettacolo c'è stato, visto che solo gara 1 della SBK è stata cancellata e che ci sono state anche le celebrazioni per i 25 anni del Mondiale.
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