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Intervista

Ducati, podio d’orgoglio a Misano

Chaz Davies è secondo dietro l’inarrestabile Rea dopo aver rimontato dalla terza fila. Melandri e Rinaldi più in difficoltà, sono settimo e diciassettesimo rispettivamente. Ma Ducati è ottimista per Gara 2 di domani.

Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing, il secondo classificato Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team, il terzo classificato Eugene Laverty,  Milwaukee Aprilia
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

L’ultimo weekend prima della pausa estiva è il round di casa per Ducati: sul circuito di Misano sale sul podio grazie al secondo posto di Chaz Davies ed infiamma i tifosi. Per il team Aruba.it è un ottimo risultato se si pensa alla complicata Superpole che lo ha visto conquistare solo la terza fila. Più attardato Marco Melandri, settimo al traguardo dopo essere partito dall’ottava casella della griglia.

Secondo solo alle spalle dell’imprendibile Jonathan Rea, Davies è stato autore di una partenza fenomenale che lo ha portato a recuperare posizioni già dal via. L’inglese spera di ripetersi domani per ricucire, anche se di poco, il margine con il pilota Kawasaki e diretto rivale in classifica. 80 punti separano i due connazionali, un distacco importante se si guarda lo stato di forma del campione in carica ed attuale leader del mondiale, ma nel box del gallese c’è ottimismo.

“Dobbiamo essere soddisfatti di questo risultato”, afferma Davies. “Non era scontato, visto che partivamo dalla settima casella in griglia. Penso che oggi abbiamo ottenuto il massimo, sin dalla mia guida che dalla moto. La Panigale R è senza dubbio competitiva qui, dobbiamo solo fare qualche piccolo passo avanti per giocarci la vittoria”.

L’alfiere Ducati non si taglia fuori dalla lotta per il successo, anzi. Ha già la situazione sotto controllo in vista di Gara 2 di domani: “Durante la gara mi sono potuto fare un’idea precisa delle aree nelle quali migliorare, quindi proveremo a sfruttare al meglio i dati raccolti per essere ancora più competitivi in Gara 2. Partiremo ancora dalla terza fila, ma ormai ci sono abituato, poi oggi abbiamo fatto una partenza fulminea e spero di farne un’altra così domani”.

Meno soddisfatto è Marco Melandri, che questa mattina non è sceso in pista nelle FP4 a causa di un problema tecnico. Meno giri e meno dati per il ravennate, che non si è trovato propriamente a suo agio in gara. La pioggia di ieri e l’inconveniente di oggi hanno rallentato il lavoro del pilota di casa, che però ha tagliato il traguardo in settima posizione.

Melandri afferma: “Dopo non aver potuto continuare il lavoro sul setup ieri pomeriggio a causa della pioggia, sapevamo che la FP4 questa mattina sarebbe stata fondamentale, specialmente per prendere confidenza con la nuova gomma anteriore a disposizione. Invece, sfortunatamente, un problema ci ha tenuto ai box. Questo ci ha costretti a partire in gara senza particolari riferimenti e, vista anche una partenza non ottimale, è stata davvero dura. Comunque abbiamo raccolto indicazioni utili, che studieremo per fare ulteriori modifiche in vista di Gara 2”.

Gli fa eco Michael Ruben Rinaldi, alla sua prima presenza a Misano come pilota Superbike. L’italiano è stato costretto a rientrare ai box per un cambio gomme ed in Gara 1 non è andato oltre la diciassettesima posizione: “In questo round abbiamo faticato un po’ più del solito ed aver perso la FP3, con così tante nuove opzioni di pneumatici a disposizione, ha reso tutto un po’ più difficile. In gara abbiamo perso grip all’anteriore dopo pochi giri. Ho deciso di are un pit-stop e rientrare con una gomma diversa per fare alcune prove ed ho ripreso fiducia, quindi sono sicuro che domani potremo dire la nostra”.

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