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Ducati, Marco Melandri: “Togliere la gomma ci ha messo in crisi"

In crisi di grip, il pilota della Ducati ha cercato solo di portare a casa il terzo posto. Obiettivo per gara 2 giocarsela con Davies per il secondo gradino del podio.

Marco Melandri, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia, Marco Melandri, Ducati Team
Il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Chaz Davies, Ducati Team, Marco Melandri, Duc
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team

Se l’è dovuto sudare, e non poco, il terzo gradino del podio Marco Melandri. C’è voluta tutta la sua esperienza e determinazione per contenere il ritorno dello scatenato Leon Camier, peggio di un toro quando gli si è materializzata davanti la figura rossa della Panigale del ravennate. Marco è stato bravo a quel punto a tenere duro e anche se il rivale gli è arrivato a tre decimi, non ha mai avuto realmente l’occasione di passarlo.

“E’ stata una gara difficile, molto difficile, dove abbiamo sofferto parecchio – è l’analisi di Melandri - . Purtroppo abbiamo dovuto cambiare gomma all’ultimo momento per la decisione della Pirelli e ci siamo ritrovati completamente fuoristrada con l’elettronica. Con questa soluzione non avevo grip e i valori di freno motore e di gestione della coppia completamente sbagliati. Ho fatto il possibile perché appena provavo ad alzare il ritmo commettevo errori, e quindi non potevo spingere. Ad un certo punto ho provato a prendere un po’ di fiato, e infatti giravo sull’1’43”8/9, ma quando ho visto che stava arrivando Camier ho spinto un po’ di più, anche se ho preso un paio di imbarcate, e questo mi ha permesso di non farmi attaccare anche se è arrivato molto vicino”.

Anche il vento non ha aiutato in queste condizioni tecniche precarie.
“E non poco. Addirittura in un giro è arrivata una folata che ha cambiato direzione e ho percorso tutto il rettilineo con la moto che andava dove capitava. Guidare in queste condizioni è stato complicato”.

Come Davies, anche Marco è sicuro che in queste condizioni il podio era il massimo ottenibile.
“Il terzo posto era il miglior risultato possibile oggi, è così. All’inizio aveva quasi pensato di provare a seguire Johnny ma ho capito subito che era impossibile. L’obiettivo a quel punto era giocarsela con Chaz ma ho commesso un errore al primo giro e ho perso contatto. Passate le Aprilia non mi è rimasto altro che portare a casa il terzo posto”.

Con Rea fuori portata, l’obiettivo diventa anche per gara 2 lottare per il secondo posto con il compagno di squadra.
“Realisticamente, l’obiettivo massimo di gara 2 è giocarmela fino alla fine con Chaz. Dobbiamo riuscire a migliorare la moto cercando di capire come fare per aumentare il grip al posteriore. Abbiamo a disposizione il warm up di domani mattina, sicuro proveremo qualche soluzione diversa”.

Peccato non poter lottare per la vittoria su una pista dove Melandri ha sempre guidato forte.
“Portimao è una pista che mi piace molto ma alla resa dei conti è sempre una questione di feeling con la moto. Quando riesci a guidare come sai fare, puoi permetterti determinate cose. Quando la moto non risponde come dovrebbe, devi solo cercare di limitare i danni. Ed è quello che ho fatto oggi”.

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