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Davies: "Abbiamo ottenuto il massimo, sia da me che dalla moto"

Weekend un po' amaro in casa Ducati che, se da un lato ha ottenuto buoni piazzamenti con due secondi posti di Davies, dall'altro ha avuto la conferma di una Kawasaki e di un Rea al momento imbattibili.

Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

È ora di tirare le somme in casa Ducati adesso che è stato archiviato il weekend di Laguna Seca e che tutto si sta preparando per il nono round di Misano. Quello Californiano è stato un weekend relativamente positivo (specialmente per gli amanti del bicchiere "mezzo pieno") durante il quale la Ducati si è confermata, grazie a due secondi posti di Chaz Davies, la seconda forza in campo in questo mondiale Superbike 2018. Se da un lato è apparsa evidente l'impossibilità da parte di Ducati - come di tutti gli altri - di tenere a freno un esagerato Jonathan Rea (simbiotico con la sua Kawasaki), dall'altro è emerso che le bicilindriche di Borgo Panigale sono in un buono stato di forma che permette ai suoi piloti di lottare per le posizioni che contano.

Testa di ponte dell'assalto Ducati al dominio Kawasaki è stato Chaz Davies che, grazie a due secondi posti dietro a Rea è riuscito a limitare i danni: "In generale possiamo sicuramente essere contenti per com'è andato questo round. L'obiettivo resta la vittoria, ma fa comunque piacere essere tornati a lottare al vertice. Credo che abbiamo ottenuto il massimo, sia da me che dal pacchetto. Siamo tornati in forma dopo un paio di round difficili e non siamo troppo lontani dai nostri rivali principali. Oggi sono partito bene ma, ad essere sinceri, l'anteriore non mi dava molta fiducia nei primi giri anche se non stavo spingendo al limite. Poi le cose sono tornate alla normalità, ho trovato il mio ritmo e recuperato fino alla seconda posizione. Abbiamo fatto grandi passi avanti nelle aree dove avevamo sofferto negli ultimi due round, quindi dobbiamo solo rimetterci al lavoro per Misano e cercare di sistemare gli ultimi dettagli".

Marco Melandri, invece, ha visto i suoi sogni di gloria svanire già il sabato durante le Superpole quando ha visto il proprio time attack rovinato dalla bandiera gialla causata dalla caduta al cavatappi di Loris Baz. Relegato a metà schieramento per Gara 1, Melandri non è più riuscito ad avvicinare le posizioni di testa nonostante avesse mostrato, fin dal Venerdì, un ottimo passo. Dopo una Gara 1 conclusa in quinta posizione, Melandri ha iniziato Gara 2 dalla prima fila ma, dopo una partenza non delle mgliori, è scivolato in terra alla curva 5 nel corso del quarto giro nel tentativo di restare attaccato al gruppo di testa, quando si trovava in quarta posizione.

Queste le dichiarazioni di uno sconsolato numero 33: “Purtroppo, quando cala il grip a causa delle temperature alte, la moto diventa difficile da gestire se la pista è un po’ rovinata. Oggi perdevo molto tempo in uscita di curva e, per cercare di recuperare, ero costretto a forzare un po’ di più in frenata. Laguna Seca è particolarmente esigente sull’anteriore, anche se non mi aspettavo di poterlo perdere proprio in quella curva. Peccato, perché siamo partiti molto bene al venerdì ma col cambiare delle condizioni abbiamo faticato. Guardiamo avanti per rifarci a Misano, dove abbiamo ottenuto la prima vittoria lo scorso anno e sappiamo di poter essere competitivi”.

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