Ducati, Chaz Davies: “Non sono contento, siamo in difficoltà"
Il gallese deluso per non aver potuto lottare alla pari con Rea, in questo weekend fuori portata. Difficile riuscire a colmare il gap, l’obiettivo resta ancora contenere i danni in gara 2.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Deluso, molto deluso, tremendamente deluso. Il viso di Chaz Davies nella sala interviste è l’emblema cristallino di quello che si è verificato oggi: un Rea imprendibile e lui a portare a casa il massimo risultato possibile. Missione compiuta, senza sorrisi e con poche prospettive davanti di poter fare meglio in gara 2. L’unica nota positiva, oltre al podio, è di aver riaperto i giochi per il secondo posto in campionato, complice l’infortunio di Sykes. Davvero poco per un pilota che se non lotta per la vittoria non si diverte.
Sbagliato dire che più di così non si poteva fare e anche partendo davanti invece che dalla terza fila le cose non sarebbero cambiate di una virgola?
“La fotografia della situazione è questa – ammette un po’ sconsolato il gallese della Ducati -. Oggi arrivare secondo era il meglio che potessi fare. Non sono partito benissimo però sono riuscito in fretta a mettermi dietro a Laverty e Savadori. Non mi sono fatto prendere dalla fretta, tanto Johnny era fuori portata. Così li ho passati senza rischiare, poi ho preso il mio ritmo, badando che dietro Marco non si avvicinasse. Quando ho visto che il gap aumentava mi sono un po’ rilassato e ho badato solo a non commettere errori e a portare a casa il secondo posto. Però non sono contento, oggi eravamo proprio in difficoltà”.
Quando si perde una gara, pensare di avere le contromisure dà la spinta per provare a ribaltare la situazione. La sensazione è che Davies non sappia che pesci pigliare e che gli tocchi nuovamente pensare solo a limitare i danni.
“Onestamente al momento non avrei idea di cosa si possa fare. Dobbiamo guardare i dati e provare a trovare una soluzione perché in queste condizioni non c’è molto da fare contro Rea”.
La Pirelli ha tolto la soluzione di gomma posteriore sulla quale avevate lavorato in prova. Questo vi ha penalizzato e sarebbe cambiato qualcosa?
“In effetti la moto era più difficile da guidare, meno stabile in staccata e accelerazione. D’altra parte ci avevamo lavorato per tre turni di prova. Comunque se è stato fatto per problemi di sicurezza, la Pirelli ha fatto bene”.
In questo quadro non esaltante un dato positivo è che l’assenza di Sykes ha riaperto completamente i giochi per il secondo posto.
“Non è mai bello sfruttare le disgrazie altrui, soprattutto quando un pilota cade e si fa male. Fortunatamente Tom sta abbastanza bene e per il campionato alla fine perderà solo due gare. Sarà divertente battagliare con lui da Magny Cours per il secondo posto in campionato”.
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