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Dorna propone tre gare a weekend in Superbike

La direzione marketing del Mondiale Superbike avrebbe intenzione di cambiare ulteriormente il format del weekend, passando da due a tre gare per la classe più importante delle derivate di serie. Ma deve vedersela con organizzatori, diritti televisivi e pubblico.

Michael van der Mark, Pata Yamaha, Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Michael van der Mark, Pata Yamaha, Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Michael van der Mark, Pata Yamaha
Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Michael van der Mark, Pata Yamaha
Daniel Carrera
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team, Alex Lowes, Pata Yamaha
Xavi Fores, Barni Racing Team, Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Daniel Carrera, Gregorio Lavilla, Dorna
Podio: il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing, il secondo classificato Michael van der Mark, Pata Yamaha, il terzo classificato Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Michael van der Mark, Pata Yamaha

Nel 2012 il Campionato Mondiale Superbike è passato sotto la gestione di Dorna, che già ricopriva il ruolo di direzione marketing della MotoGP. Molte cose sono cambiate nel campionato delle derivate di serie dall’arrivo dell’agenzia spagnola, che continua a far crescere la categoria e lancia sempre nuove proposte per far sì che possa continuare ad incrementare il suo pubblico.

La novità più importante, in vista del 2019, riguarda la classe più seguita della categoria, la Superbike. Dorna vorrebbe infatti aumentare il numero di gare nel weekend, portandole da due a tre. Un cambiamento che andrebbe ad influire sia sull’agenda del fine settimana, sia sui palinsesti delle televisioni che detengono i diritti per la trasmissione del mondiale Superbike.

A confermare l’intenzione di voler puntare a tre gare è lo stesso Daniel Carrera, direttore Dorna che, intervistato dal giornale tedesco Speedweek, afferma di pensare a questa opportunità per favorire appassionati e televisioni: “Pensiamo ad un diverso format. Parliamo con tutti i nostri partner e prestiamo anche attenzione a ciò che le emittenti televisive e i promotori delle corse desiderano. Ci sono molte idee da studiare e valutare. Possiamo fare un format da tre gare, una il sabato e due la domenica. Oppure possiamo fare una gara sprint di sabato ed una di distanza normale di domenica. Avvieremo anche un sondaggio tra i fan. Quando avremo tutti i dati, decideremo”.

“Ci rendiamo conto che non tutti saranno d’accordo con le nostre scelte. Ma proviamo a prendere la decisione migliore possibile”, continua Carrera, a cui è arrivato il malcontento di nostalgici e appassionati che rimpiangono la Superbike di una volta. “Con la situazione attuale del Mondiale Superbike, dobbiamo fare cambiamenti e portare qualcosa di nuovo ogni anno. La prima novità è stata spostare la prima manche al sabato. Alcuni promoter locali ci hanno detto che ora non considerano adeguato il programma della domenica, secondo loro poco ricco. Ma dovremo valutare anche le gestioni delle varie televisioni.”

Si tratterebbe sicuramente di una scelta radicale, che stravolgerebbe un intero weekend di gare e che era stata già proposta come test per i round di Donington e Portimao di questa stagione, poi rifiutata. Carrera sostiene: “Avremmo voluto utilizzare il Portogallo come test per ottenere feedback e farci un'idea di come potesse essere per il futuro prossimo. Abbiamo avuto discussioni con i team per gli eventi nel Regno Unito e in Portogallo, che erano su richiesta dalle nostre stazioni TV.”

“A causa della differenza di fuso orario, vogliono tempi di trasmissione diversi e migliori. Inoltre, il promotore di Donington ha chiesto di poter offrire qualcosa in più ai fan. Quindi abbiamo pensato al format di gara e abbiamo introdotto questa soluzione. Nelle discussioni con i team è emerso che alcuni marchi però non ne sono entusiasti, quindi abbiamo accantonato l'idea di fare il test in questa stagione.”

Dorna vorrà venire incontro alle esigenze sia del pubblico sia delle televisioni. Ma, se gli appassionati che riempiono i circuiti storcono il naso nel vedere i grandi cambiamenti che stanno stravolgendo il Mondiale Superbike, le televisioni hanno un futuro incerto per i diritti. La stessa Mediaset ha un contratto in scadenza alla fine del 2018 e, in vista della prossima stagione, sarà tutto da decidere per la copertura televisiva in Italia, nazione di fondamentale importanza per il campionato delle derivate di serie. 

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