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Bautista nell'incubo Honda: "La coperta è corta. Servono novità"

Alvaro, pilota Honda HRC, svela tutti i problemi della nuova CBR100RR-R, moto nata per contrastare Ducati e Kawasaki che invece si trova in una fase di stallo: "Se miglioriamo in alcune aree, peggioriamo in altre", ha sottolineato lo spagnolo.

Alvaro Bautista, Team HRC

Alvaro Bautista, Team HRC

Gold and Goose / Motorsport Images

Nata per fronteggiare la strepitosa Ducati Panigale V4, che nel 2019 ha fatto vedere di essere una moto dal potenziale eccezionale, la nuova Honda CBR1000RR-R non sta rispettando le promesse fatte non solo dal team, ma anche dalla Honda stessa.

Se la Panigale V4 è diretta discendente della Desmosedici di qualche anno fa, Honda ha seguito l'esempio di Ducati creando una CBR non dal foglio bianco, ma da idee e una base legate alla RC213V che in questi anni ha dominato in MotoGP con Marc Marquez.

Le attese erano subito molto alte, ma queste, per ora, sono state completamente disattese. Il settimo e l'ottavo posto nelle due manche di gara di domenica scorsa a Jerez ottenuti da Alvaro Bautista sembrano essere la chiara fotografia del momento che sta attraversando il team HRC e la CBR.

In sostanza, la coperta sembra essere corta. Il team ha cercato di cambiare l'assetto della moto per la Superpole Race, con il risultato di migliorare nelle aree richieste, peggiorando però in altre. A spiegarlo è stato lo stesso Bautista.

"Nella Superpole Race abbiamo modificato il set up per cercare di risolvere i nostri problemi all'anteriore della moto. Ma questi non hanno funzionato. Il problema che avevamo era legato all'anteriore. Non avevamo grip e la moto faticava a curvare".

"Abbiamo migliorato un po' in quelle aree, ma abbiamo perso qualità in frenata e accelerazione. Alla fine abbiamo trovato più problemi che soluzioni. Per la seconda gara abbiamo fatto un passo indietro per migliorare la frenata e il grip al posteriore, ma il feeling con l'anteriore era rimasto lo stesso. Era molto difficile far girare la moto. Ho perso l'anteriore in quasi tutte le curve di quasi tutti i giri e alla fine non potevo spingere quanto avrei voluto".

"E' chiaro che abbiamo bisogno di migliorare. Questa è la cosa importante. Abbiamo capito quale sia il problema, ora però serve trovare una soluzione".

Secondo Bautista la cosa migliore da fare per migliorare la moto sarebbe avere nuove componenti. Queste, a suo avviso, renderebbero più veloci i miglioramenti.

"Ora stiamo lavorando molto sull'assetto per cercare di risolvere i nostri problemi, ma quando riusciamo a migliorare in una zona, poi peggioriamo in un'altra. E' difficile trovare il giusto compromesso. E' difficile trovare una soluzione con le parti che abbiamo ora in dotazione".

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